Arretramento dell’A14, sindaci scettici

Da Petritoli a Campofilone, fino ad Altidona, diversi sarebbero i comuni coinvolti: "Ne sentiamo parlare ma dove sono i progetti?"

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Il possibile arretramento dell’autostrada A 14 nel tratto delle province di Fermo e Ascoli, è un progetto che coinvolge l’intero territorio dalla costa all’entroterra. In merito si esprimono i sindaci di Petritoli Luca Pezzani, di Campofilone Gabriele Cannella e di Altidona Giuliana Porrà. Dalle loro considerazioni emergono due necessità: il potenziamento delle infrastrutture finalizzato allo sviluppo del territorio ed il confronto su logiche concrete di specifica fattibilità progettuale "e non – dicono – su sole idee che rischiano di fermarsi al nulla di fatto". "Di cosa stiamo parlando? – dice Pezzani – Si stanno facendo solo parole sullo sviluppo delle infrastrutture: arretramento dell’A14. Bene, dove? Qual è il tracciato del percorso? O dobbiamo parlare della terza corsia autostradale? E a che punto è il vecchio progetto sulla prosecuzione della Mezzina che andrebbe a collegare le tre valli del Fermano al territorio fuori provincia? Sono da sempre sostenitore di quest’ultimo progetto, ma sappiamo che la realizzazione dell’opera rischia di non essere attuabile a causa dei costi elevatissimi. Allora chiedo: ci sono invece soldi per intervenire sull’A14? C’è un progetto in merito su cui confrontarsi in modo concreto? Abbiamo infrastrutture di livello arcaico – conclude Pezzani – nessun sindaco direbbe ‘no’ al loro potenziamento, ma bisogna ragionare su fatti concreti e non sulle idee che rischiano di portare al nulla". "Tutte le ipotesi di sviluppo infrastrutturale sono auspicabili – dice Cannella – ma è di fondamentale importanza un confronto tra tutti gli enti coinvolti e le associazioni, radicato su buona coordinazione. E’ necessario che si affrontino i vari aspetti del possibile progetto, in modo concreto. Per prima cosa vanno chiariti i punti di questo piano: la collocazione dell’arretramento, il tracciato della possibile terza corsia, la messa in sicurezza del tracciato attuale tra Pedaso e San Benedetto dove le criticità non sono legate alle due corsie. Si aggiunge l’assunzione della responsabilità politica che andrebbe a distruggere parte del territorio della Valdaso. Bisognerebbe quindi capire a seguito di concertazione tra Stato, regione e sindaci della costa e dell’entroterra, se è più importante il collegamento infrastrutturale o la salvaguardia del territorio. E se è il caso di trovare una sintesi ravvisabile nella riqualificazione della viabilità verso l’interno, senza dimenticare il progetto di sviluppo della Mezzina".

"Vedo lontano l’arretramento dell’A 14 – dice Porrà – si parla dell’argomento ma personalmente non ho visto nessun progetto in merito, neanche di massima, su cui invece si dovrebbero confrontare le istituzioni di tutti i livelli e del territorio secondo un approccio di logica di fattibilità. Per ora invece, ci troviamo dinanzi ad una visione futuristica di infrastruttura che non risolve la situazione attuale di congestione del traffico sulla costa, né prospetta soluzioni lungimiranti e reali per lo sviluppo corale del territorio. Sarebbe importante valutare in modo logico le potenzialità di sviluppo, anche con le conseguenti modifiche di competenza sulle infrastrutture esistenti, che ne deriverebbero. Pertanto trovo prioritario l’ampliamento delle strade di fondovalle che unisca e colleghi il territorio".

Paola Pieragostini