
Autopsia sul corpo. La piccola Annabelle: uccisa da un’infezione
E’ stata una polmonite con conseguente sepsi, un’infezione finita nel sangue, ad uccidere Annabelle, la bimba di sei mesi di Pedaso, deceduta dopo essere stata trasportata in fin di vita al pronto soccorso dell’ospedale "Murri". Lo ha stabilito l’autopsia disposta ieri mattina ed effettuata sul corpicino della vittima. Il medico legale ha constatato i tipici segni della setticemia che ha infettato il sangue e non ha dato scampo alla piccola. Ora la domanda è: si poteva salvare? No. Una volta giunta in ospedale la bimba era in condizioni irreversibili e non c’era più nulla fare. Poteva essere soccorso prima? A questa domanda è difficile rispondere perché certe patologie precipitano all’improvviso e spesso la febbre alta non è sintomo di malattie estremamente pericolose. Verrebbe da dire che si è trattato di una tragica fatalità, anche se pensare a una vita appena sbocciata e spezzata in quel modo, è un colpo al cuore. La struggente vicenda si era consumata domenica mattina quando al pronto soccorso era giunta la piccola in condizioni disperate. La bimba accusava forti sintomi influenzali e i genitori, poco prima, avevano allertato il numero unico di emergenza. A casa della giovane coppia erano subito intervenuti i sanitari della Croce Verde Valdaso e dell’automedica della Croce Azzurra Porto San Giorgio. Poi la corsa disperata in ospedale dove i medici hanno fatto di tutto per salvarla. Purtroppo, però, per la bimba non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni, apparse subito gravissime, sono precipitate fino al tragico epilogo.
Fabio Castori