"Bene il Micam, ma serve manodopera"

I vertici di Confindustria: "Puntiamo a raggiungere i 30mila visitatori". Resta il problema delle figure lavorative

"Bene il Micam, ma serve manodopera"

"Bene il Micam, ma serve manodopera"

di Vittorio Bellagamba

La soddisfazione per il buon andamento del Micam è palpabile tra gli operatori ed è stata sottolineata dai vertici di Confindustria Fermo. "Le sensazioni sono molto positive – ha detto il presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Fermo nonché vice presidente nazionale di Assocalzaturifici, Valentino Fenni – si respira ottimismo tra i calzaturieri del nostro distretto e questo è sicuramente molto importante". Aldilà delle sensazioni i dati confermano il buon andamento della rassegna e in proposito Fenni ha aggiunto: "Puntiamo a raggiungere i 30 mila visitatori con un aumento del 15% rispetto all’edizione dello scorso anno".

Molti i buyer stranieri presenti al Micam e in merito Fenni ha detto: "Abbiamo registrato il massiccio ritorno dei russi e degli ucraini, manche dei coreani e dei giapponesi. Forse sono stati pochi gli operatori tedeschi ma contiamo di incontrarli nelle loro fiere di Dusseldorf e di Monaco che si svolgeranno nei prossimi giorni". Per quanto riguarda le tendenze al Micam sembra che sia tornata la scarpa classica tipologia che caratterizza da sempre la produzione calzaturiera del distretto del fermano: "C’è un ritorno alla scarpa classica e tale tendenza si coniuga con lo stile urban chic molto in voga in questo periodo". Una partecipazione numerosa dei calzaturieri del fermano resa possibile grazie anche al supporto delle istituzioni: "Stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato – ha aggiunto Fenni – e ringraziamo le istituzioni come la Camera di commercio, la Regione Marche, la Svem e l’Ice per gli aiuti al nostro settore. Nei prossimi giorni torneremo a confrontarci con loro per la definizione dei nuovi bandi".

Il presidente di Confindustria Fermo Fabrizio Luciani ha detto: "Si respira un’aria molto positiva. Dietro questo ottimismo c’è tanta voglia di fare, di innovare e di crescere anche attraverso nuovi paradigmi come ad esempio la sostenibilità che hanno lo scopo di far diventare le fabbriche calzaturiere più attrattive soprattutto per i giovani. Questo per superare il mismatching che le aziende stanno affrontando e generato dall’elevata offerta di lavoro che si contrappone alla diffioltà di reperire manodopera specializzata". Un ruolo importante in tal senso potranno svolgerlo le scuole e in merito Luciani ha aggiunto: "Sono molto contento che l’Its di Porto Sant’Elpidio ha accolto il nostro invito a venire qui in fiera perché il ruolo della formazione è fondamentale soprattutto in questo periodo. Abbiamo in animo di fare un progetto coinvolgendo anche le griffes del lusso che producono nel nostro territorio".

"Abbiamo bisogno soprattutto di addetti all’orlatura e al finissaggio – ha aggiunto Fenni – anche per garantire il necessario ricambio generazionale". Confindustria Fermo è alle prese con un importante progetto di riorganizzazione e in proposito Luciani ha aggiunto: "Confindustria Fermo è sempre più forte grazie anche all’opporto che stanno garantendo i giovani che portano nuova linfa vitale all’associazione".