Il nuovo protocollo firmato dal ministero della giustizia e dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli, per offrire opportunità di lavoro ai detenuti ritenuti affidabili all’interno dei territori del cratere sismico del 2016 nel centro Italia, rappresenta una opportunità preziosa dal punto di vista sociale, ma deve essere ben studiata e congegnata nel dettaglio secondo il primo cittadino di Amandola Adolfo Marinangeli. Secondo il primo cittadino "sicuramente dal punto di vista sociale l’iniziativa merita attenzione – spiega Adolfo Marinangeli – il commissario per ricostruzione Guido Castelli ha fatto bene. Se ci sono detenuti volenterosi, che magari possono sfruttare le loro professionalità per la ricostruzione post sisma credo sia una valida iniziativa. E’ noto che nelle carceri ci sia un esubero di detenuti, consentire loro l’opportunità di stare fuori, lavorare e rendersi utili alla società, credo sia un approccio utile al loro recupero e reinserimento".
"Dal punto di vista sociale – spiega Marinangeli –sono d’acccordo però non dobbiamo dimenticarci che parliamo di un cantiere, un luogo molto particolare dove servono competenze specifiche, e dove comunque esistono dei rischi. Spesso si sentono di incidenti in cui restano coinvolti anche persone di grande esperienza in quello specifico lavoro. La sicurezza deve essere un elemento di massima attenzione". Insomma, per Marinangeli "l’iniziativa possiede connotati sicuramente positivi, ma insieme a questo credo che il progetto dovrebbe prevedere la creazione di una sorta di ‘tutor’ che garantisca sia la sicurezza dell’operazione e valuti l’operato dei soggetti interessati. Risorse umane che facciano da unione fra la parte sociale e tecnico pratica del progetto. In questa prospettiva credo sia un programma da valutare".
a.c.