Cagnolina malata, gara di solidarietà a Fermo

La padrona: aiutatemi a salvarla

Katia Faggio con la cucciola di Border Collie che ha 5 mesi

Katia Faggio con la cucciola di Border Collie che ha 5 mesi

Fermo, 18 luglio 2019 - Si chiama Bam meglio conosciuta come Sberla, una cucciola di Border Collie di 5 mesi, una cucciola che non avrà mai una vita normale. È la compagna di vita di Katia Faggio, educatrice cinofila, campionessa di disco dog, una disciplina che si fa a stretto contatto con l’amico quadrupede.

Sberla è arrivata da pochi mesi nella vita di Katia ma la sua storia non è andata come avrebbe dovuto: «Appena arrivata, facciamo le prime passeggiate ‘che buffa, cade sempre’, tutti mi dicevano di stare tranquilla, i cuccioli camminano tutti male, ma lei invece di migliorare peggiorava di giorno in giorno. Mi sono subito resa conto che non ci fosse nulla di divertente in tutto questo. Quindi invece di continuare a fare quello che ogni cucciolo dovrebbe fare, giocare, correre, sperimentare, è iniziato il nostro calvario, fatto di giri interminabili per diversi veterinari, Sberla ne ha passate tante: le visite, i digiuni per le anestesie, le lastre e infine i referti, con sempre lo stesso risultato: trauma neonatale (prime settimane di vita) alle teste del femore, in necrosi asettica, grave ipotrofia muscolare a seguito di una vecchia frattura, con deformazione dei femori».

La scelta di ridarla indietro non e stata ovviamente contemplata, anche se l’acquisto in allevamento prevede la resa in cambio di problemi simili: «Ma come avrei potuto farlo? Non si può voltare le spalle ad una cagnolina che ti fissa con gli occhi furbi, che benché non possa saltarti addosso ti appoggia le zampine sul cuore con quella coda che va all’impazzata. Le sue condizioni di salute non possono che peggiorare fino a diventare invalidanti. Ad oggi Sberla è costretta a vivere (su indicazioni veterinarie) una vita di limitazioni, tanto dell’alimentazione quanto dei movimenti, vista la grave difficoltà di deambulazione posteriore oltre che ad avere una costante infiammazione e quindi dolore articolare».

Una possibilità per la piccina c’è, l’unica soluzione possibile è quella di operare Sberla sottoponendola all’amputazione delle teste del femore (ostectomia), associata a cicli di fisioterapia riabilitativa. Purtroppo l’intervento è da effettuare al più presto, prima che le sue ossa possano deformarsi completamente. Il costo di questo tipo di percorso medico è di circa 2.500 euro, Katia non riesce a sostenere da sola una spesa così alta, in un attimo costruisce una raccolta fondi sui social e nel giro di poche ore arriva la cifra necessaria, il mondo della cinofilia e tutti gli amici si scatenano, e davvero in tempo record si raggiunge l’obiettivo. Katia commossa ringrazia, Sberla avrà una possibilità, per tutti gli amici ci saranno fotografie e aggiornamenti per una storia che finisce bene.