
Gionata Calcinari
Quand’anche irrituale e nonostante ad accogliere il neo primo cittadino in Comune ci siano qualche dirigente comunale e la Commissione elettorale, la cerimonia di proclamazione del sindaco Gionata Calcinari è un momento solenne, sottolineato dall’applauso caloroso con cui i sodali presenti lo salutano quando indossa la fascia tricolore. Doppiamente significativo che ad aiutarlo a fargliela indossare correttamente sia l’unico ex sindaco di centrodestra, Giovanni Martinelli. "E’ emozionante sedersi su questa sedia – dice Calcinari, accomodatosi nel suo nuovo ufficio -, è un onore e un privilegio e sento molto forte il senso di responsabilità anche perché so che le aspettative sono molto alte".
Discorso giunta: come pensa di muoversi? "Nelle prossime ore inizieremo gli incontri con la coalizione per creare una giunta di qualità".
I numeri conteranno? "In politica contano i numeri, ma soprattutto la competenza, l’impegno e l’altro criterio che cercheremo di rispettare il più possibile: la rappresentatività territoriale. Non ne abbiamo mai parlato al nostro interno, ma non ho avuto pressioni da nessuno della coalizione".
Quale delega pensa di tenere? "Non il bilancio che è una delega che va seguita a dovere da un assessore specifico. Penso di poter dare la disponibilità per i lavori pubblici, anche relazionandomi con la filiera istituzionale per cercare risorse".
Le congratulazioni che le hanno fatto più piacere? "Quelle di Rossano Orsili. Mi ha colpito che sia venuto da me, che si sia commosso. Il nostro è stato un abbraccio tra due amici. Credo che in campagna elettorale ha pagato molti condizionamenti che arrivavano dalla sua coalizione e che non gli appartenevano".
Il primo consiglio comunale va convocato entro 20 giorni (da ieri). Considerando che l’aula consiliare provvisoria è inadeguata, dove si terrà l’insediamento? "L’auditorium ‘Giusti’ è piccolo ma ha l’aria condizionata, a differenza del ‘Cicconi’. E se lo facessimo in Piazza Matteotti?".
Primo impegno? "Le manutenzioni. Sono necessarie ma prima bisogna metterci i soldi. Ci incontreremo con i capiarea e poi vediamo il da farsi mettendo mano al bilancio". Per l’estate? "C’è già un calendario, vedremo se riusciremo a inserire qualche altro evento. Ma bisognerà lavorare da subito per la festa del patrono, sempre facendo i conti con le risorse. Sì, per la Contesa del Secchio, vestirò i panni del Podestà".
Marisa Colibazzi