Cavalcata dell’Assunta Priori e gonfalonieri in duomo

Tutto pronto per le tradizionali investitura e nomina di domani sera

Cavalcata dell’Assunta  Priori e gonfalonieri in duomo

Cavalcata dell’Assunta Priori e gonfalonieri in duomo

"Lo spettacolo lo si vede; la ‘public history’ la si racconta; la festa è un clima umano" fa sapere il regista della Cavalcata dell’Assunta, Adolfo Leoni. L’investitura dei Priori e Nomina dei Gonfalonieri, domani sera in Cattedrale (ore 21), sarà un evento in cui la storia rivive nello spettacolo e nella festa dei cittadini: una rappresentazione teatrale, con piazza del Popolo e Duomo palcoscenico ideale per raccontare ciò che, nel Medioevo a Fermo, era quotidianità. Un’atmosfera segnata dalle emozioni dei contradaioli che si preparano a vivere il primo momento della 42esima edizione della Cavalcata dell’Assunta.

Si inizierà in piazza del Popolo (ore 20.30) con le campane che suoneranno a indicare l’avvio della manifestazione; indi il passaggio delle contrade e l’uscita della Municipalità dal palazzo dei Priori. Il secondo atto vedrà sfilare i Gonfalonieri, Priori e contradaioli in abiti d’epoca per il centro cittadino, lungo il viale del Girfalco fino ad arrivare in Duomo, dove la cerimonia sarà celebrata da don Michele Rogante. La conclusione sarà segnata dal ritorno in piazza del corteo, accompagnato dai Musici e Alfieri della Cavalcata, con l’ingresso dei Priori nel loro palazzo come accadeva all’epoca". Dieci Priori, dieci Gonfalonieri e la folla dei contradaioli che, con fazzolettoni al collo, sono pronti a ‘riempire’ l’evento delle loro emozioni rafforzando lo spirito di appartenenza alle contrade che anima i fermani e i Priori stessi. In ogni gruppo, le generazioni si incontrano e si confrontano: età differenti e storie diverse, ma un comune sentire che emerge quando si chiede a ciascuno cosa significhi essere contradaiolo e quale sia il valore della contrada: "Si inizia stando insieme divertendosi poi cresce uno spirito nuovo che porta a scalare le gerarchie, non con intento di prevaricazione, ma per mettersi al servizio della comunità, intesa come contrada e come città. Scegliete di essere con noi domani sera e vivrete una serata capace di unire storia, tradizione e fede di un’intera città".

Gaia Capponi