Centrale dello spaccio in un appartamento: rinviati a giudizio in tre

Irruzione della squadra mobile: droga, contanti e materiale per confezionare le dosi

Avevano installato una vera e propria centrale dello spaccio all’interno di un appartamento occupato abusivamente. La cosa non era però sfuggita ai poliziotti della squadra mobile che avevano fatto irruzione al secondo piano di un palazzo di Lido Tre Archi dove hanno sorpreso tre giovani nordafricani, noti per i loro precedenti soprattutto per reati contro la persona, il patrimonio e per spaccio di droga. Per questo motivo i componenti della banda di magrebini sono stati rinviati a giudizio e compariranno davanti al tribunale di Fermo. Era stata un’operazione movimentata quella messa e segno dalla polizia nell’ottobre 2021. Al momento dell’accesso degli agenti nell’abitazione, uno dei tre, approfittando della vicinanza della porta finestra del balcone, era riuscito a raggiungere l’esterno dell’alloggio e calandosi dal tubo della grondaia era arrivato a terra, dove era stato bloccato da un altro poliziotto ed era stato, pertanto, possibile identificarlo. Gli investigatori avevano rilevato la presenza di sostanze stupefacenti, tracce di polvere bianca su un cucchiaio in cucina, su un piatto in camera, rotoli di materiale per il confezionamento delle dosi, fino ad arrivare a scoprire alcuni involucri, contenenti eroina e cocaina, già pronti per lo spaccio: il primo nella tasca di uno dei due stranieri, 10 nel vaso da notte nel quale i soggetti avevano provato a farli sparire. La perquisizione aveva consentito inoltre di ritrovare e sequestrare, occultate in diverse parti dell’abitazione, diverse somme di denaro in banconote di piccolo taglio provenienti certamente dall’attività di spaccio per un totale di più di 850 euro, che erano state sequestrate.