Centro e zona industriale: quale futuro?

L’indagine dell’agenzia Nomisma mette in luce punti di forza e debolezze "del Borgo Sem e del Design District"

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Dall’indagine fatta dall’agenzia Nomisma su commissione della precedente amministrazione che aveva chiesto di focalizzare l’attenzione sul centro storico e sulla zona industriale Brancadoro, emerge una Sant’Elpidio a due facce, apparentemente inconciliabili: "Guardando il centro storico vediamo il Borgo Sem guardando l’area Brancadoro vediamo una città industriale, il Design District" sintetizzano Marco Marcatili e Massimiliano Colombi (che, con Johnny Marzialetti hanno condotto lo studio). E’ stato chiesto a cittadini e imprenditori quali sono i bisogni di queste due aree, quali le criticità, per capire le percezione che ne hanno e, con i dati raccolti, è stato elaborato un pacchetto di informazioni utili a individuare scenari di sviluppo di entrambe. "Per noi questo è un utile punto di partenza – la chiosa del sindaco Alessio Pignotti e dell’assessore all’urbanistica Stefano Pezzola – cui dovranno seguire ulteriori step, momenti di confronto con la cittadinanza oltre che con i Comuni limitrofi (alla presentazione dell’indagine c’è anche il sindaco di Monte Urano, Moira Canigola, ndr) perché le ripercussioni investono tutto il territorio". Capitolo centro storico. Per elaborare una idea futuribile, Nomisma ha esaminato i punti di forza (che, per gli stakeholder, sono la sicurezza, l’accessibilità, l’offerta culturale) e i punti deboli (il valore perso della residenzialità e il non essere vissuto come luogo di socialità).

"Cosa chiedono? Una maggiore offerta ricettiva e un segnale di ripopolamento". L’idea di Nomisma si identifica in Borgo Sem, con la ricettività diffusa valorizzando, Comune e privati, le case sfitte; il co-working; nuove residenzialità pensando ad alloggi Erap; usi temporanei di luoghi pubblici inutilizzati, anche da parte di privati (esempio: l’ex casa di riposo ripensata come una foresteria diffusa a disposizione del ‘Tarantelli’, unendo le dimensioni commerciale e didattica). Capitolo zona industriale Brancadoro. Secondo gli stakeholder, i punti di forza sono l’accessibilità, la presenza di imprese, il ritorno di brand. Manca un carattere di multifunzionalità. Che fare? Rafforzare la presenza di spacci e outlet aziendali, proporre servizi diversificati, potenziare i trasporti e valorizzare l’aspetto ambientale. In soldoni: creare un Design District che inglobi il quadrilatero delle calzature, dove le progettazioni singole vanno inquadrate all’interno di un sistema urbanistico". Più complesso pensare a come collegare Borgo Sem e Design District se non con una variante, a dir poco corposa, del Prg. La conclusione: "Il primo passo tocca al Comune che deve dare un segnale di cambiamento. Dobbiamo andare veloci. Ce lo impone il Pnrr per i palazzi del centro storico e, come fa notare l’ex assessore Norberto Clementi (anche lui presente, ndr), quello che vale oggi, già domani rischia di essere superato". L’inciso finale è del sindaco: "Voglio rimarcare il valore della dimensione emozionale, del legame che deve istaurarsi tra cittadini e luoghi attraverso circostanze che vanno create".

Marisa Colibazzi