Laurea ingegneria, cerimonia in piazza a Fermo. Suonate anche le campane

Il rettore: "Siete cavalieri del sapere"

Cerimonia suggestiva in piazza del Popolo

Cerimonia suggestiva in piazza del Popolo

Fermo, 20 luglio 2019 - Fino al 1800 suonavano le campane in Duomo, in occasione di feste importanti, per quattro secoli Fermo ha celebrato così i momenti salienti della sua vita. Le campane sono tornate a suonare, ieri pomeriggio, nel cuore di Fermo, lo ha voluto con forza il rettore uscente dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, che ha salutato così quella che ha definito «una delle piazze più belle d’Italia».

Con un sorriso ha parlato il rettore, in uno degli ultimi discorsi a Fermo prima della fine del mandato, lui che ha voluto portare in piazza la cerimonia della consegna delle lauree: «E’ un evento che vuole essere un modo per valorizzare l’obiettivo raggiunto da questi ragazzi, per le loro famiglie ma per la società che vede in loro un capitale ricco e competente. Le campane del Duomo che suonano vogliono sottolineare proprio questo, riconosciamo in questi ragazzi valori fondamentali, un suono di festa che dobbiamo all’arcivescovo Rocco Pennacchio».

Fino al 1800 si suonava la seconda campana, detta la viola, proprio per le lauree, prima per i nobili ma poi divenne un fatto consueto. Si voleva avvertire la comunità che da quel momento c’era una persona che aveva acquisito un sapere da mettere a disposizione della comunità.

«Ai laureati si riconosceva un ordine cavalleresco - ha proseguito il rettore - i nostri ragazzi diventano cavalieri della conoscenza, nei valori dello studio, della ricerca, della comprensione, per non lasciare indietro nessuno. Questo è quello che chiedo ai miei studenti, puntare sempre al massimo, col proprio impegno e le proprie passioni, per costruire un futuro migliore del presente. Le idee di questi ragazzi possono produrre ricchezza, siamo a Fermo da 25 anni, nel corso di una storia di 50 anni, abbiamo aumentato il numero di studenti da 100 a oltre 500 nel 2019. Fondamentale l’aiuto delle istituzioni di questa città, l’università è il luogo di cittadinanza globale».

Un invito agli studenti: «Costruite il vostro futuro migliore di quello che state attraversando, alle imprese dico di scommettere su questi ragazzi, offrendo loro un contratto di collaborazione dignitoso, nel ruolo e nel compenso. Grazia a questa bellissima città, grazie a Fermo. Abbiamo insegnato loro a volare, loro ci hanno promesso che voleranno alti, li invito ad accendere la luce della conoscenza, per comprendere la diversità e vincere la paura. Buon volo ai giovani cavalieri della conoscenza».

Il sindaco Paolo Calcinaro ha sottolineato che è impossibile pensare oggi alla città di Fermo senza l’università, per la crescita, lo stimolo, la vitalità che i ragazzi portano: «Qui stasera c’è tutta la città a salutarvi, dal vescovo, al prefetto, le forze dell’ordine, la parlamentare Rosalba Emiliozzi, tutte le realtà che sostengono l’università, questo sta a testimoniare il valore che diamo alla nostra università».

Le conclusioni a Pasquale La Serra, presidente del consiglio studentesco, prima della grande festa che ha riempito i locali della città. Un momento di commozione per la prima edizione del premio di laurea a nome dello scomparso Paolo Marziali, professionista informatico e studente lavoratore, «non scegliamo come nascere né come morire, possiamo scegliere come vivere e dobbiamo farlo adesso», lo ha detto la vedova di Marziali che ha premiato Maria Chiara Fiorentini, per aver studiato un sistema che intende migliorare la qualità della vita di malati di Parkinson.

Ecco tutti i laureati

Le mamme si arrampicano con i tacchi per le salite del centro storico, i papà sbuffano in auto alla ricerca disperata di un parcheggio, in piazza stanno loro, i festeggiati, e gli amici in abito elegante, coi fiori e gli scherzi pronti. È il giorno più bello per 49 neo ingegneri, le ragazze elegantissime, i ragazzi con la giacca, a guardare dritto negli occhi il loro futuro. In testa la corona di alloro, il trucco che non si sciolga con le lacrime di commozione, si stringono le mani e si abbracciano. 

Sara Catena è di Sant’Egidio, in provincia di Teramo, ha studiato volentieri a Fermo,anche se la città le è sembrata molto tranquilla: «Qui ho trovato un’amica cara. Sono stata bene, adesso però voglio aprirmi ad altre esperienze, penso di proseguire con la laurea magistrale a Bologna». Sogna un’esperienza all’estero Elisa Ceresani che con Sara ha condiviso tanto: «Abbiamo studiato insieme, abbiamo preparato insieme la tesi, abbiamo trovato un legame speciale e già questa è una conquista. Sono di Tolentino, ho fatto la pendolare ma ho studiato con grande serenità». Marco Lauria è di Centobuchi, ha vissuto a Fermo, alla fine porterà a casa un 110e lode da incorniciare: «Una città anche troppo tranquilla ma perfetta per studiare, sorride, con la gamba ingessata per un incidente di basket, oggi mi laureo col gesso ma non fa niente. Sono contento. Voglio continuare con la magistrale, non so se riprendere qui o proseguire a Torino». Anche Matteo Schiavone sogna Torino o Milano per la sua futura laurea magistrale: «A Fermo abbiamo studiato con calma, una università piccola che ci ha consentito di avere un rapporto diretto e semplice coi docenti. La città invece l’ho trovata un po’ fredda, non ci siamo sempre sentiti coinvolti».

Questo l’elenco dei laureati triennali: Bianca Maria Agostini, Nicola Aguzzi, Alessandro Arcangeli, Gianmarco Baleani, Mattia Brega, Marco Carinelli, Davide Carosi, Sara Catena, Elisa Ceresani, Luca Ciavarella, Letizia Ciccarè, Silvia Damiani, Andrea De Flaviis, Giordana Ferroni, Chiara Forgione, Leonardo Frale, Alessia Grillo, Michele Iannone, Marco Lauria, Federico Marcucci, Matteo Mauri, Pietro Montanari, Andrea Montepara, Alessandro Moscianese, Leonardo Orsini, Giacomo Paolini, Francesca Sabatini, Lorenzo Sabbatini, Matteo Schiavone, Paolo Francesco Sciamanna, Cristian Silvestri, Gabriel Syx, Daniele Tolli, Luca Tomassetti, Lorenzo Ubaldi, Lorenzo Vespa, Chiara Vincioni. Per la laurea magistrale Lorenzo Agostini, Beatrice Attorri, Margherita Bastianelli, Veronica Coccia, Alice Conti, Dumitru Danu, Chiara Ferretti, Pamela Moroncini, Francesco Piuti, Laura Plebani, Nicolò Scotucci, Eleonora Tiburzi.