Ciclopedonale Porto San Giorgio, la palla passa al Comune

Raccolte 500 firme, la questione finisce in consiglio. Le perplessità di Silvestrini

La nuova pista ciclopedonale sul lungomare

La nuova pista ciclopedonale sul lungomare

Porto San Giorgio (Fermo), 8 settembre 2019 - La petizione per la costruzione della pista ciclabile provvisoria sul lungomare di Porto San Giorgio sarà oggetto di discussione nel prossimo Consiglio comunale avendo raggiunto ed anche superato le 500 firme richieste dallo statuto del Comune perché un’istanza popolare possa essere inserita all’ordine del giorno del consiglio. Promotore della sottoscrizione un comitato ad hoc, che propone di realizzare la pista sul lato est della strada, eliminando i parcheggi e istituendo sul lungomare il senso unico. Un’ipotesi per la quale l’assessore ai lavori pubblici, Massimo Silvestrini, manifesta non poche perplessità. «Il nostro piano di spiaggia – spiega – prevede la ciclabile, il marciapiede, la strada e i parcheggi. Per realizzarlo servono cifre notevoli. Comunque ci sono ulteriori fondi per la ciclovia adriatica e la Regione sta facendo il progetto per realizzarla nelle zone mancanti come la nostra». Detto questo, facendo ben capire quale sia il suo indirizzo, l’assessore sostiene che fare la pista sulla strada può essere anche bello però comporta l’eliminazione di ben 500 e più parcheggi.

Secondo il comitato, che la propone mettendo pressione sull’Amministrazione, possono essere recuperati a nord sull’area libera nei pressi del grattacielo e utilizzati quelli dell’ex ospedale istituendo bus navetta elettrici per raggiungerli. Silvestrini replica che quell’area a nord non è del Comune, che il servizio bus navetta non è di facile attuazione e che anche la circolazione ne risentirebbe appesantendo quella sulla strada statale Adriatica, dove si vorrebbe indirizzato il traffico, e su viale della Vittoria, con il conseguente aumento sia di incidenti che di inquinamento. «In ogni modo – sottolinea l’assessore – tutto questo va valutato: dobbiamo ancora fare delle riunioni in maggioranza anche per chiarirci un po’ le idee fra di noi e vedere come affrontare il problema. Tra l’altro aspettiamo la relazione che deve fare il dirigente comunale all’urbanistica, l’architetto Sauro Censi, sui costi della ciclabile provvisoria, tenendo conto che i primi 900 metri a sud sono già compresi nel progetto di costruzione del ponte ciclopedonale sul fiume Ete Vivo, con la perdita di ulteriori 80 posti auto. Il comandante della polizia municipale, Giovanni Paris, dovrà a sua volta proporci le varie alternative alla viabilità e fare un conto più preciso degli stalli che si vanno a perdere. Ecco – conclude Silvestrini – stiamo valutando un po’ tutta la situazione e bisogna vedere bene i pro e i contro. Però una certa perplessità io personalmente ce l’ho».

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