Monte Urano, al bar caffé 'corretti' alla cocaina. Due arresti

Operazione antidroga dei carabinieri al Grande Fratello di Monte Urano: chiuso il locale. Attraverso un linguaggio in codice i clienti ordinavano lo stupefacente

La merce sequestrata al locale dai carabinieri

La merce sequestrata al locale dai carabinieri

Monte Urano (Fermo), 8 febbraio 2019 – Avevano creato una rete di smercio di cocaina all’interno del bar e, attraverso un linguaggio in codice, bastava andare a prendere un caffè per avere un extra di “bianca” in diverse quantità e purezza, a seconda della parola d’ordine usata.

L’insolita e fruttuosa attività commerciale è stata smantellata con un’operazione antidroga condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Fermo, che ha portato a due arresti, due segnalazioni, al sequestro di un ingente quantitativo di cocaina e denaro e alla chiusura del bar Grande Fratello di via Aldo Moro.

Il blitz è scattato nella tarda serata di ieri quando i militari del Reparto operativo - Nucleo investigativo, quelli della Sezione operativa del Nor e di Monte Urano sono entrati in azione nel locale, dopo alcuni servizi di osservazione mirati a scoprire che il grande viavai di gente non era connesso solo al consumo del classico “caffè”. Alcuni clienti “particolari” avevano infatti un mercato tutto loro e un insospettabile fornitore di quella che in gergo è chiamata “la bianca”.

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Insospettiti dall’affluenza di soggetti già noti, gli investigatori hanno voluto approfondire e vederci chiaro. Il cliente arrivava, ordinava, con un nome in codice, il quantitativo e la tipologia, più o meno pura, al fornitore, cioè il barman. Per lui era sufficiente recarsi nel retrobottega e la consegna era presto fatta.

L’irruzione è scattata quando gli ennesimi due volti noti hanno fatto rapido accesso e, dopo essersi guadati intorno, hanno ordinato per poi effettuare lo scambio di mano in mano. “Tutti Fermi, carabinieri”. E le due dosi ancora calde nelle mani degli acquirenti sequestrate. Per i militari è stato sufficiente scavalcare il bancone, recarsi nel retro e trovare tutto ciò che serviva. Materiale per il confezionamento, sostanza da taglio, contanti arrotolati o accartocciati, quelli che si passano velocemente, ciotole sporche, frullatori ed un bancone “infarinato”.

Durante il blitz, l’attenzione è rimasta alta verso tutti gli avventori, e non è sfuggito all’occhio attento dei carabinieri l’arrivo di un individuo, che, entrando, ha capito che qualcosa non andava, e quindi ha tentato di sottrarsi al controllo, risalando velocemente in auto e sgommando via.

La pattuglia di servizio ha immediatamente ingaggiato un inseguimento, ed il tentativo di disfarsi di un po’ di “roba”, lanciandola dal finestrino, è stato inutile. Bloccato l’uomo, recuperato il contenitore, che chiaramente conteneva cocaina purissima, sono proseguite cosi le operazioni di perquisizione anche nelle abitazioni di tutte le persone fermate.

Perquisizioni che hanno consentito di sequestrare circa 40 grammi di cocaina purissima già confezionata in dosi, e 1400 euro provento di spaccio. In manette sono finiti G.N., 48enne del posto, titolare del bar, e D.F., 33enne fermano: sono stati associati al carcere di Fermo. Segnalati all’autorità amministrativa competente A.V., 22enne e L.T., 32enne entrambi della provincia di Fermo. Per il locale è scattato il sequestro con tanto di sigilli.