Fermo, via ai lavori per la nuova condotta. “Acqua ancora più buona”

E il Comune ne approfitterà per rifare tutto l’asfalto

Il presidente Pino Alati, con a fianco il sindaco Calcinaro, nella sede di Salvano

Il presidente Pino Alati, con a fianco il sindaco Calcinaro, nella sede di Salvano

Fermo, 22 aprile 2018 - Investimenti e progetti, per garantire un servizio fondamentale, proteggere l’ambiente, rilanciare il territorio. È l’impegno costante della Ciip, un’azienda di valore la definisce il presidente Giacinto Alati, fatta di persone che si occupano di trovare soluzioni, per il Fermano al pari dell’Ascolano: «La Ciip, ha cercato di trovare soluzioni che in qualche modo favorivano un processo di cambiamento propositivo nei confronti di entrambe le province. Il Fermano era rimasto un po’ indietro e abbiamo risanato rete fognaria, rete idrica. Anche se veniamo da un sisma importante, ad oggi non è mai mancata l’acqua, abbiamo supportato e sopportato una serie di disagi forti, chiediamo al sindaco di esserci vicino».

Il progetto importante riguarda il rifacimento dell’intera condotta del Pescara, serviranno almeno 70 milioni di euro, 70 chilometri per garantire in futuro i due territori di Ascoli e Fermo. Nel frattempo Alati si affida ai tecnici per spiegare quello che sta accadendo nel territorio fermano, Carlo Ianni, ingegnere, spiega che la Ciip è forse l’unica azienda che esce fuori dalle sanzioni europee per quanto riguarda gli scarichi, proprio grazie ai collettori realizzati e ai lavori fatti al depuratore di Salvano, quello sul basso Tenna e sull’Ete: «Il nuovo collettore servirà a sgravare l’impianto di Lido di Fermo, vogliamo ridurre i possibili impatti negativi con un intervento di 3 milioni e mezzo in fase di gara. Procederemo poi al miglioramento della rete idrica dell’anello attorno a Fermo e all’adduzione per Campiglione».

Il sindaco Calcinaro parla di un lavoro fatto in città ben visibile, con una manutenzione attenta di quello che c’è e con tanti progetti significativi che si stanno realizzando: «Si capirà bene come la prospettiva turistica cambi anche in considerazione all’ambiente che si ha, alla cura che ne abbiamo. Siamo in procinto di assistere a interventi di assoluta importanza, ma ci sono anche altre situazioni, gli allacci alla condotta, l’autoparco, lo zoo profilattico, la zona di sant’Andrea raccordata, a breve anche la Girola».

Partirà dunque a breve il lavoro dell’anello di Fermo per rinnovamento condotta esistente ormai vetusta, lo ha spiegato Virginia Recanati che segue la situazione fermana e che parla della circonvallazione di Fermo, via Bellesi, Crollalanza, fino a San Giuliano, via XXIV maggio e Montani. Il sindaco spiega che sarà anche l’occasione per sistemare in maniera adeguata il manto stradale, proprio in seguito a importati lavori che la Ciip porterà avanti appena concluso l’acquisto dei materiali.

Intanto, l’acqua c’è ed è buona, a Fermo soprattutto si punta a evitare gli sprechi sulle condotte, la perdita idrica totale è in media del 20%, a Fermo non supera il 15. Resta la crisi idrica provocata dalla siccità e aggravata dal terremoto che ha spostato e abbassato le sorgenti, basti pensare che quella di Foce di Montemonaco prima del sisma registrava 630 litri di acqua al secondo, oggi non arriva a 250. Arriverà lo stato di emergenza, ma intanto la Ciip non ha chiuso l’acqua nemmeno un giorno.

ANGELICA MALVATANI