Coronavirus Fermo, Thomas riesce ad avere i tamponi

Aveva protestato dopo la morte del nonno e il contagio del padre. "Spero lo facciano anche a mia sorella"

L’Area Vasta 4 sta cercando di incrementare i tamponi (foto d’archivio)

L’Area Vasta 4 sta cercando di incrementare i tamponi (foto d’archivio)

Fermo, 8 aprile 2020 - «Il tampone? Ci hanno detto che domani (oggi, ndr) vengono a farlo a me, ma anche a mia mamma, e credo anche a mia nonna e a mio zio": non c’è nessuna enfasi, nel tono della voce di Thomas Castellucci, il 34enne di Casette d’Ete che aveva deciso di mettere in piazza (quella virtuale) la situazione che sta attraversando, raccontando di non riuscire ad ottenere un tampone per sé e per la sua famiglia, nonostante il nonno deceduto per Covid-19 una settimana fa e il padre contagiato ricoverato da sabato scorso in rianimazione all’ospedale ‘Murri’ di Fermo (le sue condizioni restano stazionarie). Eppure, qualcuno quell’appello l’ha ascoltato e già, lunedì, il giovane è stato contattato dall’Area Vasta 4 per essere sottoposto al tampone, lui e i suoi familiari.

"Non lo avrei chiesto con tanta insistenza se non avessimo avuto una tale situazione in casa - si schermisce - ma spero che, prima o poi, lo facciano anche a mia sorella: ha tre figli e anche lei è stata in contatto con nostro padre".

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Subito dopo il lancio dell’appello, rimbalzato in ogni dove sui social, della vicenda della famiglia Castellucci si è interessato il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, che torna sul tema dei controlli: "Purtroppo, il caso di Thomas non è isolato né in città, né in provincia, né in regione. Sono tante le famiglie con sospetto Covid19, anche asintomatiche, che hanno chiesto i controlli e che non possono fare altro che aspettare".

Il sindaco, con i colleghi del Fermano, aveva già sollecitato che venissero effettuati più tamponi. "Torno a chiedere che si prendano misure importanti sul fronte della prevenzione" ha scritto nella missiva che è andata a implementare una già corposa corrispondenza col presidente della Regione, Luca Ceriscioli, con i direttori dell’AV4 e dell’Asur regionale, il orefetto di Fermo e con il capo del Dipartimento di Protezione civile.

Intanto, la Regione per intensificare i controlli domiciliari rafforza le Usca (Unità speciali per la continuità assistenziale), che, ove necessario, effettuano i tamponi per la verifica della positività al virus. L’intervento delle squadre viene richiesto da medici di base, pediatri o guardia medica, non possono farlo i singoli cittadini. Ogni task force è operativa 7 giorni su 7, è composta da almeno due operatori (due medici o un medico e un infermiere). Al momento ne sono perative 17 nella regione, ma l’organizzazione è in fase di implementazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA