"Credito d’imposta, tutto rinviato"

Fenni di Assocalzaturifici: le aziende non dovranno restituirlo fino a ottobre 2023, ora avanti con la Zes

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Il rimborso del credito d’imposta a ottobre 2023 è un risultato importante in attesa di un chiarimento definitivo in grado di garantire un più efficace tax planning ovvero una pianificazione fiscale alle aziende del settore moda e calzaturiero. Alla luce delle recenti novità fiscali il presidente della sezione di Confindustria Fermo Valentino Fenni ha detto: "Un anno in più, in attesa che cambi definitivamente la norma. Le aziende non dovranno più restituire il credito d’imposta ottenuto per i progetti di ricerca e sviluppo, quasi sempre coincidenti con i nuovi campionari. La notizia si trova all’interno di un emendamento, condiviso da tutte le forze, al decreto Aiuti Ter".

Un riconoscimento alle azioni di sensibilizzazione che avete intrapreso da tempo?

"Come Confindustria Fermo, insieme con Assocalzaturifici e Confindustria nazionale, abbiamo portato il caso sul tavolo del Governo, abbiamo fatto squadra con le altre associazioni legate al mondo della moda e alla fine raccogliamo i frutti".

Che cosa vi chiedono di restituire?

"Ci chiedevano di restituire quanto avuto negli ultimi anni, un danno da migliaia di euro, considerando che il rimborso riguardava gli anni 2015-2019. Ma soprattutto una ingiustizia, visto che significava non riconoscere nel lavoro di design e innovazione una vera ricerca e sviluppo, che è quella per cui si poteva ottenere il credito di imposta. Dopo anni di richieste per detassare i campionari, avevamo come settore almeno ottenuto il credito d’imposta. Pochi mesi fa l’incomprensibile decisione del Governo messa in atto dall’Agenzia delle Entrate. Questo rinvio di un anno, la nuova data è il 31 ottobre 2023, permetterà al sistema di normare tutto in maniera chiara".

Un impegno del nuovo governo Meloni?

"Il nuovo governo ha al suo interno il ministero per il Made in Italy. È difficile trovare qualcosa di più italiano di un capo di moda pensato e realizzato nel nostro Paese. La decisione ora presa dal ministero delle Finanze il miglior benvenuto alla neo sottosegretaria Lucia Abano, una marchigiana che ben conosce il nostro settore. È stato un lavoro corale, che ha coinvolto anche il senatore Francesco Verducci e l’ex deputato Mauro Lucentini, a riprova che nelle Marche si può fare squadra e raggiungere gli obiettivi".

Oltre al credito d’imposta cosa metterete sul tavolo di confronto con la sottosegretario Lucia Albano?

"Con l’onorevole Albano parleremo delle questioni più rilevanti: la Zes, il taglio del cuneo fiscale o le politiche per l’internazionalizzazione".

Vittorio Bellagamba