Erano partiti da un campo nomadi di Foggia per raggiungere il Fermano, pronti a mettere a ferro e fuoco il territorio con raffiche di furti. Hanno però dovuto fare i conti con i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Fermo, che li hanno bloccati e smascherati. Nei guai sono finiti quattro rom che se ne andavano pericolosamente in giro per il Fermano.
"I nostri carabinieri del Radiomobile, guidati dal tenente Serafino dell’Avvocato e dal maresciallo Paolo De Angelis – spiega il comandante della Compagnia di Fermo, il colonnello Nicola Gismondi – hanno fermato il giorno di Natale quattro uomini provenienti dal campo nomadi di Foggia. Dopo la perquisizione sono stati trovati in possesso di attrezzi per lo scasso e per le effrazioni. Parliamo di grossi cacciaviti, punteruoli di quelli che si possono usare per l’apertura delle finestre, delle persiane e delle porte. Per loro è subito scattata la denuncia in stato di libertà".
I quattro, contestualmente, sono stati contravvenzionati anche perché in aperta violazione della normativa nazionale per il contenimento del contagio da coronavirus. I rom sono anche stati lasciati a piedi dai carabinieri e accompagnati al di fuori della giurisdizione perché la loro autovettura era sprovvista di copertura assicurativa. Il veicolo è stato sequestrato e affidato, in custodia giudiziaria, a un recupero mezzi. Per loro è scattata sia la denuncia alla Procura per il reato di possesso di grimaldelli e strumenti per l’effrazione, sia la segnalazione alla competente autorità per la violazione della normativa anticovid e per la violazione del codice della strada.
Fabio Castori