Debiti del Comitato Scacchi lasciati al Timone, l’amministrazione non dovrà pagare "Dimostrato che non abbiamo responsabilità"

"Buone notizie per il Comune di Porto San Giorgio: la Corte di Appello di Ancona stabilisce che non dovrà pagare 54.000 euro al Timone per i debiti del Comitato Scacchi". Ne dà notizia il dirigente dell’ufficio legale del Comune, Carlo Popolizio, secondo cui con sentenza di questi giorni la Corte ha riconosciuto quanto sostenuto dal Comune in primo grado davanti Tribunale di Fermo e cioè: "non è possibile coinvolgere a responsabilità un ente pubblico se questi non ha deliberato di voler partecipare alle spese". La vicenda è quella relativa al Comitato Scacchi del 2009 che, avendo commissionato per un evento pranzi, pernottamenti e trasporti turistici vari per gli scacchisti e loro accompagnatori, ha poi lasciato in giro diverse migliaia di euro di debiti. Ed è così che nel 2012 il Comune si è visto chiamare in causa dalla Steat per il mancato pagamento di servizi di trasporto di circa 110.000 euro, controversia anch’essa mandata in decisione presso la Corte di Appello per la quale si è in attesa di sentenza, e dal Timone Srl per il mancato pagamento di servizi di ristorazione. Le difese del Comune sono rimaste inascoltate quando nel 2018 il Tribunale di Fermo ha condannato l’Ente a pagare al Timone una somma di circa 54.000 euro.

Il Comune ha appellato entrambe le sentenze: "Finalmente la buona notizia – sottolinea Popolizio –: la Corte d’Appello dichiara il Comune non obbligato al pagamento della somma prescritta dal Tribunale e ringrazio il collega Pascali per il proficuo risultato che manda esente da responsabilità l’ente stesso e riafferma il principio che la ’solidarietà passiva’ è istituto che non opera verso una pubblica amministrazione che partecipa ad un comitato".