Femminicidio di Aosta: "Abbiamo email e chat tra Sohaib e Auriane: lei gli chiedeva aiuto"

I difensori del 21enne arrestato con l’accusa di aver ucciso la sua ex francese di 22 anni ritrovata senza vita fuori da una chiesetta: "Temeva per la sua incolumità e in particolare un uomo dell’Est" .

Femminicidio di Aosta: "Abbiamo email e chat tra Sohaib e Auriane: lei gli chiedeva aiuto"

Femminicidio di Aosta: "Abbiamo email e chat tra Sohaib e Auriane: lei gli chiedeva aiuto"

"Siamo in possesso di messaggi e email che potrebbero scagionare il nostro assistito o quanto meno indicare una pista alternativa all’unica seguita fino ad oggi dagli inquirenti. Stiamo preparando una memoria che consegneremo al pm di Aosta con l’auspicio di una fattiva collaborazione". A parlare è l’avvocato Lucia Lupi che, insieme al collega Igor Giostra, difende Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini egiziane accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata Auriane Leisma, la ragazza francese di 22 anni trovata morta in una chiesetta abbandonata in Val D’Aosta. I due legali del ragazzo per la prima hanno rotto il silenzio per annunciare quella che potrebbe rappresentare una volta nelle indagini sul delitto della giovane francese, forse fin troppo presto marchiato come femminicidio. L’avvocato Giostra ha ribadito come sia fondamentale sottolineare che Sohaib si sia sempre proclamato innocente in ordine a tutti i reati che gli sono stati contestati in Francia e in Italia: "Un punto chiave della nostra difesa riguarda l’analisi dei messaggi contenuti nel telefonino di Sohaib, attualmente sotto sequestro in Francia. Dai messaggi emergono realtà completamente diverse e aprono piste alternative. Pertanto confidiamo che la trascrizione di questi messaggi possa fornire prove decisive a sostegno della sua innocenza. Riguardo al processo d’oltralpe per maltrattamenti, riteniamo che non siano state acquisite tutte le prove disponibili, un aspetto che intendiamo portare all’attenzione anche delle autorità competenti per l’omicidio".

Secondo indiscrezioni che arrivano direttamente dalla Francia, i messaggi a cui si riferiscono gli avvocati Lupi e Giostra conterrebbero delle minacce ricevute dalla vittima da terze persone.

In uno, in particolare, la ragazza francese, nonostante i due non stessero più insieme, chiederebbe insistentemente a Teima di accompagnarla nel suo viaggio a La Salle, dove verrà poi trovata morta, perché teme per la sua incolumità e ha paura di una donna e un uomo dell’Est Europa che deve incontrare. Se l’autenticità di questi messaggi dovesse essere confermata, allora cambierebbero notevolmente le carte in tavola. I due legali hanno voluto anche evidenziare che la famiglia di Sohaib, durante la permanenza di Auriane in Italia, ha sempre mostrato il massimo rispetto e considerazione nei suoi confronti. Lo stesso concetto è stato sottolineato anche Atika la madre dell’indagato: "Ho sempre trattato Auriane come una figlia per tutto il tempo che ha vissuto con noi a Fermo e lei ha sempre ricambiato il mio affetto, tanto che diceva sempre di aver trovato una nuova famiglia. Capisco lo stato d’animo del padre di Auriane, che ha perso una figlia in modo tragico, ma le sue dichiarazioni mi hanno ferito profondamente perché non vere. La fiducia che io e i miei legali abbiamo nel sistema giudiziario ci spinge a credere che, una volta esaminate tutte le prove acquisibili, emergerà chiaramente la verità".

Fabio Castori