Gli ambientalisti:: "Non tagliate il verde urbano"

L’appello del comitato: "Parliamo al buonsenso. Salvate le tamerici esistenti dalle motoseghe". .

Gli ambientalisti:: "Non tagliate il verde urbano"

Gli ambientalisti:: "Non tagliate il verde urbano"

E’ proprio vero che la speranza è l’ultima a morire e che se tantissima gente non l’avesse nutrita per la permanenza in vita di quel monumento naturale costituito dalle tamerici site con il loro filare a fare da spartitraffico sul lungomare sud, a quest’ora sarebbero belle che spacciate, dato che l’Amministrazione comunale avrebbe decretato per loro la soluzione finale, alias la condanna a morte.

"Invece possiamo ancora salvarle ed avere anche un lungomare più vivibile e più bello" dicono gli ambientalisti che si sono riuniti ieri nella sede della società operaia di Porto San Giorgio per decidere l’estremo tentativo da porre in essere per evitare l’eliminazione di quelle piante, che in questo periodo si mostrano molto belle e rigogliose, tutt’altro che malate come sostiene l’amministrazione per giusticarne l’abbattimento.

Al termine della riunione hanno spiegato come sia possibile , meno costoso e più veloce lasciare le tamerici al loro posto, piantando nella nuova sede ad est nuovi alberelli, alternati rispetto alle tamerici esistenti. Si avrebbe così una corsia di servizio e un luogo turistico ricreativo da dedicare, oltre alle passeggiate all’ombra , anche alla mobilità sostenibile, al carico-scarico di piccole merci, ai mezzi di manutenzione del verde e pulizia, ai vari trenini turistici in continuità con il ponte ciclopedonale sul fiume Ete, il porto, l’area del luna park e i parcheggi di prossimità che il comitato degli ambientalisti ha proposto sempre e con insistenza. Sul lato ovest si può realizzare una sola fila di parcheggi, all’ombra delle tamerici restate al loro posto, consentendo un traffico meno pericoloso rispetto a quello del progetto (in cui le auto scorrerebbero tra due file di parcheggi) e un marciapiede ovest più ampio (attualmente il progetto prevedrebbe tratti di soli 1,2 metri, che non sono a norma).

E’ la ferma proposta che gli ambientalisti senza indossare l’elmetto, (che pure in passato non di rado hanno messo), ma con un ramoscello d’ulivo in mano intendono proporre all’amministrazione comunale, la cui decisione al momento sarebbe invece l’abbattimento del filare esistente delle tamerici per crearne uno ex novo di piante inevitabilmente di ridotte dimensioni, da porre nella nuova sede predisposta allo scopo: "Il nostro - avvertono gli ambientalisti a riguardo - è un ultimo appello disperato al buonsenso, prima che le motoseghe entrino in azione".

Silvio Sebastiani