Gli studenti dell’Annibal Caro danno vita al cortometraggio ‘Fermo notte’

Alla scoperta della città e della sua cultura a colloquio con i grandi nomi del passato

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Bastano 16 minuti per raccontare una storia, per regalare emozioni, per trovare un linguaggio nuovo. È il senso del progetto del liceo classico Annibal Caro che ha coinvolto 74 studenti del quarto e del quinto anno, tra le scienze umane e l’indirizzo tradizionale, per portare avanti lo studio del linguaggio cinematografico e realizzare un cortometraggio, di 16 minuti appunto, che porta il titolo ‘Fermo notte’. Un’idea nata su iniziativa della docente Barbara D’Abramo, il dirigente Piero Ferracuti ha salutato ieri i ragazzi al cinema Sala degli Artisti, prima della visione della pellicola che è il frutto del lavoro di un anno e della collaborazione di tanti professionisti, dal tecnico della scuola Massimo Cicconi, al regista Giordano Viozzi, passando per Paolo Marzoni, Cristiano Cudini, Mauro Piacentini, Patrizia Pistagnesi e poi Stefano De Bernardin che ha accompagnato i ragazzi in lezioni di recitazione e di dizione.

Racconta Viozzi: "Abbiamo iniziato guidando gli studenti alla visione di film d’autore, con loro abbiamo sottolineato gli aspetti tecnici del linguaggio cinematografico, prima di cominciare a progettare una sceneggiatura propria e poi un lavoro di regia. Abbiamo capito che hanno voglia di capire meglio il cinema, si sono immersi nella visione di film importanti, come ad esempio ‘Cesare deve morire’, che non li hanno per niente lasciati indifferenti e questo è già un risultato importante".

La storia del cortometraggio vede i protagonisti alla scoperta della città e della sua cultura, a colloquio con i grandi nomi del passato, arrivando alle parole di Franco Matacotta, poeta fermano, di cui l’attore De Bernardin ha interpretato un brano intenso e forte. Il risultato è un esperimento che ha appassionato i ragazzi e che li vedrà competere in giro per l’Italia, in vari concorsi dedicati al cinema nelle scuole.

a.m.