"I ragazzi hanno bisogno di riposo No alla scuola come parcheggio"

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Continua a far discutere laproposta del ministro dell’Istruzione di prorogare in estate le lezioni scolastiche. "La scuola non è solo lavagna e libri – spiega Federico Tardelli, insegnante della media di Servigliano – svolge una funzione educativa e quindi l’idea di lezioni estive può avere un certo valore ma va ricalibrata. Nelle grandi città la scuola in estate può avere anche una importante funzione sociale, ma nei nostri territori la cosa è ben diversa. Dal punto di vista formativo, la Dad è stata più che sufficiente per eseguire il programma di studio, però si possono organizzare corsi estivi a giugno per agevolare la socializzazione, sviluppare progetti mirati alla crescita personale dell’individuo. Nei mesi di luglio e agosto i ragazzi devono riposare, staccare la spinta pensare ad altro. Magari a settembre prima dell’inizio delle lezioni si potrebbero fare dei corsi di recupero".

"Non sono contraria per principio alle lezioni estive – sostiene Raffaella Lautizi della scuola media di Falerone – ma non devono essere un parcheggio per i ragazzi e dovranno durare al massimo fino alla prima settimana di luglio. Sicuramente non dovranno essere trattate materie come matematica o italiano, magari potrebbe essere una bella occasione per svolgere progetti Pon, corsi di fotografia o ambientali che possano sviluppare le attitudini personali dei ragazzi, cose che durante l’anno non si curare. E’ però necessario rimodellare gli edifici che non sono predisposti a queste attività". "Vivo la scuola come insegnante e come mamma – racconta Francesca Rossi della scuola media di Monte Urano – quando arriva l’estate è necessario staccare la spina, bisogna dare ai ragazzi la possibilità di divertirsi, di fare qualcosa con i loro coetanei, anche di annoiarsi. Quest’anno in particolare è stato molto faticoso per tutti. Non sono contraria alla scuola estiva in linea di massima, ma solo per brevi periodi, magari all’inizio di settembre, ma non si dovranno svolgere materie impegnative, sarebbe preferibile creare laboratori artistici e progetti mirati allo sviluppo personale dei ragazzi".

Alessio Carassai