DON POMPEO
Cronaca

Il figliol prodigo accolto a casa con gioia

don Pompeo

Santese*

Nell’antifona d’ingresso di questa domenica leggiamo "Rallegrati Gerusalemme, e voi tutti che l’amate riunitevi. Esultate e gioite". La principale caratteristica del cristiano è quella di vivere nella gioia in qualsiasi circostanza e momento della vita. In questa Domenica, in piena Quaresima, siamo chiamati a meditare la gioia della Croce che ci inserisce in Cristo. Poiché solo di lui ciascuno di noi può dire insieme a S. Paolo: "Mi ha amato e ha dato se stesso per me". Ecco da dove attingere la vera gioia più profonda. Accompagniamo Cristo fino al Calvario vivendo con lui la sua Passione e la sua morte in croce per giungere con lui alla gloria e alla gioia della Risurrezione. Il brano del Vangelo di oggi ricorda la misericordia di Dio nel suo progetto di salvezza dell’uomo. Amandoci con infinito amore, Egli ha inviato il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto ma abbia la vita eterna. L’episodio del figliol prodigo che lontano da casa sperpera nella dissolutezza tutta l’eredità che aveva preteso dal padre, ci dona la gioia di vedere il padre di questo ragazzo sempre in attesa che il figlio ritorni a casa. Analogamente quando con le nostre debolezze e miserie ci separiamo da Dio e dalla comunità, nostro Padre ci cerca e sentiamo di nuovo quel grido "Adamo dove sei". Il figliol prodigo rientra in se stesso sente che può trovare di nuovo rifugio nella casa del padre dove ritorna accolto con gioia. Inizia la festa perché questo figlio era perduto ed è stato ritrovato. Pertanto si può ammazzare il vitello grasso, gli si può far indossare il vestito più bello e mettergli l’anello al dito. C’è più gioia in cielo per un peccatore pentito che per novantanove giusti. La gioia nasce da un cuore che si sente amato da Dio e che a sua volta ama Dio. Siamo protesi verso la Settimana Santa e la gioia della Pasqua, e con esse al perdono e alla grazia che il Signore dona nella sua misericordia. Seguiamo con gioia Maria e Gesù fino a Gerusalemme, fino al Calvario, fino alla Croce e contempliamo la sua Passione per trovare la gioia della Risurrezione. Auguri di pace e gioia nella Pasqua del Signore.

*missionario a Trento