Il ministro Orlando per Alessandrini

Dalle 60 famiglie in carico ai servizi sociali all’occupazione nel settore calzaturiero fino ai fondi del Pnrr

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Arriva puntuale, il ministro del lavoro, Andrea Orlando, in Piazza Matteotti dove lo attende il candidato sindaco Fabiano Alessandrini (nella foto mentre brindano), insieme al senatore Francesco Verducci, esponenti politici, sindacalisti, candidati consiglieri.

Introduce Alessandrini parlando di una crisi che non è come le altre, che porterà a una trasformazione epocale e, in una città come Sant’Elpidio a Mare, la riprova è data dalle sessanta famiglie in carico ai servizi sociali: "Una cosa mai successa. Questo dovrà essere il primo impegno in assoluto per il sindaco" dice, parlando anche della crisi dei mercati russi e ucraini che sta infierendo in un settore calzaturiero già in forte difficoltà. "Non è casuale la visita di Orlando a Sant’Elpidio a 48 ore dal voto. E’ qui per sostenere uno dei sistemi del lavoro più importanti della Regione".

Il ministro ascolta le richieste degli imprenditori di cui Alessandrini si fa portavoce: contrastare la concorrenza del sud, con una decontribuzione o con la Zona Economica Speciale (Zes), la defiscalizzazione di alcuni settori, la carenza di manodopera specializzata, la necessità di favorire il reshoring ad esempio della lavorazione delle tomaie. Per Orlando le conseguenze della guerra sulle attività manifatturiere devono essere trattate allo stesso modo con cui sono stati stabiliti i ristori per la pandemia: "Dobbiamo fare la stessa cosa, andando in difesa di quello che abbiamo conquistato, e in attacco. Sono disponibile ad aprire un tavolo con le Regioni, che i soldi adesso ce li hanno, su come incentivare la formazione on the job, potenziare l’apprendistato, favorendo patti territoriali. Ho dato la disponibilità a verificare la possibilità di dare risposte ai calzaturieri".

Per Orlando è importante relazionarsi con amministratori capaci, che fanno parte di filiere politiche: "Il centrodestra ha votato contro i 300 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dubito che sarebbe anche capace di spenderli". Ma non finisce qui, infatti ne ha anche per i civici "che hanno difficoltà a interloquire con le istituzioni e chi fa campanilismo fa fatica ad uscire dal suo orticello e se vanno a Bruxelles, non hanno riferimenti. Noi li abbiamo" conclude il ministro Orlando .

Marisa Colibazzi