ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Impianto di biometano a Fermo, il sindaco alza la voce: “Faremo tutte le verifiche”

Calcinaro: “Non c’è nessun procedimento aperto per la realizzare allevamenti di animali, sia massivi che ristretti ma, qualora ci fossero, il Comune sarà contrario”

Nuovo impianto di biometano, parla il sindaco Calcinaro

Nuovo impianto di biometano, parla il sindaco Calcinaro

Fermo, 8 maggio 2024 – Ha suscitato un ampio dibattito e una profonda preoccupazione la possibilità che venga realizzato un impianto per biometano a San Marco alle Paludi. Si tratta di una struttura importante, che secondo molti avrebbe impatti significativi sulla qualità della vita del territorio, per questo il sindaco Paolo Calcinaro ha annunciato di voler procedere con tutte le verifiche del caso e con il massimo scrupolo: "Vorrei però dare qualche spiegazione per fare meglio comprendere cosa è previsto oggi e cosa non è assolutamente previsto. Innanzitutto due messaggi chiari e netti: da una parte il Comune compirà tutte le verifiche possibili sulla compatibilità dell’impianto rispetto alla quotidianità degli attigui residenti, che realmente interessati alla vicenda. Dall’altra vogliamo subito chiarire che alcun progetto è stato presentato o prospettato agli uffici comunali: quindi non c’è nessun procedimento aperto o domanda pendente per la realizzazione di allevamenti, sia massivi che ristretti di animali e, qualora ci fossero, rappresento sin d’ora la contrarietà dell’amministrazione comunale a tale tipo di insediamento, fermo restando il dovuto rispetto delle normative in atto".

Calcinaro spiega che proprio la normativa oggi, anzi da tre anni e cioè dall’avvento della crisi energetica sotto il governo Draghi, permette queste procedure semplificate e quasi totalmente in autocertificazione, per istallazioni di impianti a servizio della azienda agricola per generare biometano, in questo caso senza emissioni esterne ma con la diretta immissione nella rete energetica.

"E’ una procedura automatica che passa, come è passata, unicamente tramite uffici allo sportello unico per le attività produttive, senza vaglio e informazione alla parte politica. Questa procedura semplificata – prosegue Calcinaro – è ammessa solamente per gli impianti di piccola dimensione quando invece quelli di maggiore portata vanno incontro a percorsi autorizzativi in Provincia, Regione o Ministero a seconda della portata crescente. In questo caso siamo di fronte all’impianto base, con altezze di progetto sui cinque metri e capacità lavorativa di pollina in autocisterne con media di un trasporto ogni due giorni. Questi dati sono riferiti al progetto attuale ma anche con questi come amministrazione porteremo in questi giorni avanti ogni verifica insieme agli enti preposti per verificare la corrispondenza ad ogni normativa del progetto".

Il sindaco promette che in caso di criticità gli uffici andranno ad intervenire anche con la sospensione della realizzazione: "Così come è altresì ovvio il fatto che se il progetto presentato risponde ai parametri di legge ci troveremo a subire effetti di semplificazioni estreme volute dai governi nazionali per insediamenti territoriali, così come sta accadendo per la pressoché totale liberalizzazione a livello nazionali per le antenne di telefonia. E questa è una ingiustizia che cala tanto sui comuni quanto sui cittadini ma su cui spesso ci si sente disarmati", conclude Calcinaro.