FABIO CASTORI
Cronaca

Imprenditore nei guai per frode . Oltre 600mila euro non dichiarati

Il titolare di una ditta di e-commerce indiretto operante su noti portali online ha nascosto i ricavi oltre a non versare l’iva. Inoltre è accusato di occultamento e distruzione di documenti contabili .

L’ingegnoso piano, progettato da un imprenditore fermano, è stato smascherato dai finanzieri del Comando provinciale di Fermo

L’ingegnoso piano, progettato da un imprenditore fermano, è stato smascherato dai finanzieri del Comando provinciale di Fermo

Aveva ideato un sistema fraudolento volto a celare al fisco numerose operazioni imponibili per un ricavo totale di 600.000. L’ingegnoso piano, progettato da un imprenditore fermano, è stato smascherato dai finanzieri del Comando provinciale di Fermo, Gli uomini delle Fiamme Gialle, nell’ambito dell’attività di contrasto all’illegalità fiscale connessa alle nuove frontiere dell’economia digitale, al termine di un controllo fiscale nei confronti di un imprenditore del commercio elettronico – fruitore, tra l’altro, di un regime fiscale agevolato - sono riusciti a svelare la frode.

Attraverso una valutazione mirata e selettiva degli imprenditori che presentano maggior rischio di pericolosità economico-finanziaria, attuata mediante l’analisi integrata delle informazioni contenute nelle banche dati a disposizione, i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Fermo hanno esaminato l’attività, nota come "e-commerce indiretto", di una ditta operante su noti portali di commercio online, prevalentemente E-bay, attraverso la compravendita per via telematica di oggetti elettronici ed accessori per smartphone, con successiva consegna fisica mediante canali tradizionali.

Un aspetto, in particolare, ha inizialmente insospettito i finanzieri: la dichiarazione di esigue somme reddituali in rapporto agli ingenti costi sostenuti per le spedizioni associate alle vendite. Nel dettaglio i militari, servendosi dei dati recuperati dalle piattaforme informatiche di vendita, hanno ricostruito il valore delle cessioni effettuate dalla ditta, rideterminando il reale flusso economico-finanziario, non riscontrabile dalla documentazione esibita, calcolando il valore medio delle cessioni e moltiplicandolo per le spedizioni effettuate dalla ditta, alle quali non corrispondeva alcun documento fiscale.

L’ammontare dei ricavi non dichiarati è risultato essere pari ad oltre 600mila euro, di fatto superiore del 4.000 % rispetto a quanto dichiarato, a cui si aggiunge un’Iva mai dichiarata e mai versata allo Stato per oltre 80mila euro. Tali illeciti hanno provocato, altresì, il superamento dei parametri in ragione dei quali il contribuente usufruiva del regime fiscale agevolato, disconosciuto in favore del regime fiscale ordinario semplificato, con i conseguenti effetti ai fini dell’Iva e delle imposte dirette.

L’attività si è conclusa con la segnalazione del titolare della ditta all’Agenzia delle Entrate per l’emissione dei provvedimenti di competenza, nonché la denuncia alla Procura di Fermo per i reati di omessa dichiarazione, di occultamento e distruzione di documenti contabili. L’intervento operativo delle Fiamme Gialle conferma ancora una volta l’importanza dell’azione della Guardia di Finanza indirizzata alla tutela della legalità ed al contrasto al fenomeno di evasione fiscale, grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese, in quanto distorce la concorrenza e mina la corretta allocazione delle risorse.

Fabio Castori