Fermo, infezione batterica killer. Morte due anziane

Le donne erano ospiti di una casa di riposo sangiorgese, un altro caso simile poco tempo fa all'Inrca. Segnalazione dei familiari

Salgono a 3 le vittime del 'Clostridium difficilis'

Salgono a 3 le vittime del 'Clostridium difficilis'

Porto San Giorgio (Fermo), 9 giugno 2018 - Ancora due morti provocate dalla solita infezione killer. Dopo il decesso dell’anziana, avvenuto meno di due settimane fa all’Inrca di Fermo, il 'clostridium difficilis' torna a colpire in una casa di riposo situata nel centro di Porto San Giorgio.

Nei giorni scorsi, infatti, altre due anziane hanno perso la vita a causa del pericoloso batterio che, sembrerebbe, sia stato contratto anche da altri ospiti della residenza protetta sangiorgese. I parenti di una delle vittime, così come era accaduto in occasione del decesso all’Inrca, si stanno muovendo per vie legali affinché venga fatta chiarezza su come e perché la loro congiunta sia rimasta infettata.

Secondo la loro versione, il contagio sarebbe da attribuire al mancato rispetto di alcune norme igieniche da parte degli inservienti della casa di riposo: "Quando ci siamo accorti che la nostra parente era stata colta da dissenteria, abbiamo interessato il medico di famiglia che ha subito fatto effettuare analisi specifiche. Solo allora abbiamo scoperto che era in atto un’infezione intestinale da clostridium. Purtroppo, ormai era tardi. Abbiamo visto più volte gli inservienti non osservare le norme igieniche di base, tipo cambiare i guanti da un paziente all’atro o indossare le protezioni delle scarpe per evitare di trasportare il batterio da un paziente all’altro o da una stanza all’altra".

Dunque, così come nel caso dell’Inrca, i parenti lamentano le troppe poche precauzioni prese per evitare il contagio del clostridium difficilis, un batterio che provoca un’infezione intestinale, quasi sempre letale per i pazienti anziani, e prolifera quando c’è scarsa igiene soprattutto in case di cura per lungodegenti e residenze protette per persone di una certa età. Ora le vittime sono salite a tre e il problema desta una certa preoccupazione, soprattutto perché va a toccare gli anziani, troppo spesso trascurati e considerati cittadini di serie B.