Intossicazione alimentare, gita da incubo in Toscana: 15 studenti di Fermo ricoverati. Parla la preside

La maxi emergenza sanitaria ha coinvolto i ragazzi dell’Itet Carducci Galilei. Avevano cenato in un prestigioso hotel. In ospedale anche un docente e l’autista del bus

Fermo, 5 aprile 2024 – Una grande paura, un brutto ricordo, l’impressione di essere finiti dentro una maxi emergenza sanitaria. C’erano anche gli studenti dell’Itet Carducci Galilei di Fermo tra gli oltre cinquanta intossicati, finiti in ospedale dopo aver cenato in un prestigioso hotel di Montecatini Terme, il Nizza et Suisse.

Intossicazione alimentare per alcuni ragazzi di Fermo in gita; nel tondo, la dirigente Maria Cristina Corradini
Intossicazione alimentare per alcuni ragazzi di Fermo in gita; nel tondo, la dirigente Maria Cristina Corradini

I ragazzi, studenti di due classi terze e di classi quarte, accompagnati da tre docenti, erano in viaggio di istruzione da mercoledì scorso, nella notte tra giovedì e venerdì è arrivato il forte malessere e i disturbi gastrointestinali che hanno portato al ricovero di quindici minori, un docente e l’autista del pullman.

A Fermo, appena arrivata la notizia, si è mobilitata la dirigente Maria Cristina Corradini che ha organizzato in pochissimo tempo un nuovo pullman con un secondo autista per andare a riprendere i ragazzi che non sono stati coinvolti nell’intossicazione alimentare, di cui non si conoscono ancora le cause. La dirigente una volta a Montecatini ha inviato un video messaggio per tranquillizzare tutti, è poi rimasta lì con i ragazzi che si sono sentiti male e che rientreranno nei prossimi giorni. 

"La gran parte dei nostri ragazzi sta bene – ha detto -, una trentina di ragazzi è rientrata già nel pomeriggio di ieri con un accompagnatore, gli studenti in ospedale a Pescia sono stati seguiti egregiamente, la situazione ha coinvolto tantissime persone in un hotel molto grande e internazionale”.

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Come stanno gli studenti di Fermo che si sono sentiti male in gita con sintomi da intossicazione alimentare

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Già nel pomeriggio di ieri il gruppo era di rientro a Fermo, relativamente tranquilli i genitori dei ragazzi coinvolti che li hanno sentiti al telefono e sono stati rassicurati sulle loro condizioni, i sanitari, che hanno gestito l’emergenza su quattro ospedali, a Patro, Pescia, Lucca e Pistoia, hanno preferito tenerli ancora in osservazione per capire bene le cause del malessere.

Il viaggio ha visto il passaggio a Firenze, Pisa, Siena e alla Cinqueterre, i ragazzi sarebbero dovuti rientrare sabato notte ma il brutto episodio ha costretto tutti ad un rientro precipitosi e ad una sosta in ospedale, per un’esperienza che difficilmente si dimenticherà.

"I ragazzi sono in miglioramento, ha fatto sapere alla scuola uno dei docenti coinvolti, non sappiamo bene cosa sia stato, chi non ha avuto sintomi è già di rientro verso casa, speriamo si capisca cos’è stato".

 Avevano tutti cenato in albergo, l’allarme è scattato intorno alle 2 del mattino e si è attivato il dipartimento di prevenzione del territorio, i primi ad essere soccorsi sono stati 20 ragazzi, oltre alla loro professoressa ed ad un adulto: 13 sono stati trasportati al Pronto Soccorso di Pescia e altri 7 in quello di Pistoia.

Tra loro anche un dipendente dell’albergo, nel corso della mattinata si è aggiunto un altro gruppo di studenti di nazionalità straniera tra minorenni e adulti, che alloggiavano nello stesso albergo, e che hanno accusato gli stessi sintomi, in totale 33, ed a questo punto la Centrale Operativa 118 Pistoia-Empoli ha attivato le direzioni sanitarie anche dei presidi ospedalieri di Lucca, Prato, Empoli e San Giovanni di Dio e Prato, oltre a quelle di Pescia e Pistoia, già allertate, che si sono subito attivate per accogliere gli ulteriori pazienti in arrivo e trasportati con i mezzi soccorso: ulteriori 5 sono stati ricoverati a Pescia e ulteriori 4 Pistoia, 9 a Lucca, 5 a Empoli, 5 a Prato e 5 al San Giovanni di Dio di Firenze.