La bara del Cristo morto esposta nella chiesa di San Filippo

Domani sera, Venerdì Santo non ci sarà la tradizionale Via Crucis promossa come sempre è avvenuto negli ultimi 32 anni, dalle Confraternite del Santissimo Sacramento della Misericordia e del Carmine. O meglio: ce ne sarà comunque una, organizzata dalla parrocchia di Sant’Elpidio Abate, in versione molto più semplice rispetto a una tradizione ormai consolidata, ma sarà senza la Bara del Cristo Morto.

Sì, perché le Confraternite hanno deciso di lasciarla esposta nella chiesa di San Filippo Neri, a disposizione dei fedeli.

"Praticamente, stiamo lasciando aperta la chiesa tutte le mattine, il sabato e la domenica anche nel pomeriggio, da quando è iniziata la Quaresima" dice il priore, Fulvio Bonfigli.

Che spiega le difficoltà di tipo pratico che le Confraternine hanno incontrato nell’organizzare la consueta processione del Venerdì Santo dopo la pausa forzata dovuta al periodo Covid: "Per poterla fare, occorrono almeno 40 persone, per spingere la Bara e portare in processione le statue. E noi non abbiamo questa disponibilità".

Il perdurare dei contagi da Covid e la preoccupazione che porta con sé ha penalizzato la partecipazione dei confratelli, "e non me la sono sentita di farla" spiega Bonfigli.

La Bara del Cristo Morto è esposta in San Filippo: "Per noi è comunque uno sforzo non indifferente visto che teniamo le luci sempre accese e, con i recenti rincari, ci aspettiamo una bolletta piuttosto pesante. Meno male che le offerte della gente non mancano e grazie a questa generosità saremo in grado di pagarla".

m.c.