"La manifestazione è nata da un’intuizione durante un pomeriggio passato in piazza"

L’esponente del Comune: "Ero con il sindaco e di colpo un raggio colorò tutto di arancione"

Assessore Panaioli, come ha avuto origine la Festa del Sole, e chi l’ha scoperta?

"Una sera d’estate di qualche anno fa a fine giugno, io e il sindaco Fabrizio Vergari ci ritrovammo a parlare in piazza; d’un tratto, un raggio di sole entrò nell’arco ogivale della Torre: la piazza si colorò di uno splendido arancione. In quella occasione era presente con noi anche l’architetto Stefania Bellabarba, che successivamente si sarebbe dedicata a questo fenomeno. Notammo subito la sua bellezza rara. Svolgemmo alcune ricerche, dal momento che sembrava trattarsi di un evento ricorrente specificatamente negli ultimi giorni di giugno e i primi di agosto. Ci domandammo se fosse un caso o una scelta progettuale voluta l’entrata perfetta del sole nell’arco. Si è scoperto che, dietro a questo evento, c’è proprio un collegamento astronomico, dato che nell’antichità l’astronomia è stata sempre utilizzata per costruire templi, cattedrali o luoghi dedicati agli dei. Stiamo andando avanti con gli studi, sperando di svelare poco a poco l’affascinante mistero". Chi lavora per la festa?

"Siamo in tanti a parteciparvi: il Comune, che organizza la Festa, la Pro loco e poi tanti musicisti e studiosi provenienti da città limitrofe e non. Si può dire che non abbiamo uno ‘staff fisso’, ma chi vuole può contribuire alla realizzazione di uno degli eventi più rappresentativi del paese di Santa Vittoria". Quante persone coinvolge? "Negli ultimi tempi, questa Festa è stata molto pubblicizzata, tanto da attrarre numerosi turisti e abitanti dei luoghi circostanti. Pensiamo che possa diventare il fiore all’occhiello del paese".

Classe III B