La sagra delle cozze si fa in quattro

Pedaso, da oggi a Ferragosto l’evento organizzata dalla Pro loco: "Tanti volontari, ce la metteremo tutta"

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Le restrizioni del Covid non fermano la tradizione a Pedaso, che stasera apre alla 55esima edizione della sagra nazionale delle cozze che si chiuderà nella serata di Ferragosto. Tantissime le precauzioni prese dalla Pro loco, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Comune. La sagra si svolge nel centro di Pedaso che comprende l’area del Platano Verde, dove sono stati allestiti circa mille posti che verranno gestiti con distanziamento e igienizzazione. Inoltre, l’accesso all’evento è consentito solo ai possessori di Green pass (a partire dai 12 anni di età). Orgoglioso ed emozionato di inizire il presidente della Pro loco Toto Asuni. "Qualcuno potrebbe pensare che siamo dei folli – dice – ma noi siamo semplicemente innamorati di Pedaso e felici di portare avanti una tradizione come quella della sagra. Ammetto che non sarà un’edizione dalla semplice organizzazione, ma la Pro loco con il suo esercito di volontari ce la metterà tutta, rispettando i protocolli e offrendo la consueta qualità sia a tavola che organizzativa. Sono certo che i pedasini, i turisti e gli amici residenti nei Comuni limitrofi, verranno a trovarci per respirare quattro serate particolari in piena sicurezza, degustando le cozze del mare Adriatico cucinate con la sapiente arte culinaria che ha reso la sagra un consolidato successo culinario". La storica sagra delle Cozze di Pedaso è contraddistinta proprio dall’aspetto sociale organizzativo. Da sempre infatti, l’organizzazione coinvolge l’intero paese, oltre, ovviamente all’Amministrazione. Protagoniste sono le cozze accompagnate dagli spaghetti alla marinara, per un menù invariato negli anni che non smette di attirare i buongustai. Nel dare il benvenuto alla serata inaugurale della 55esima sagra delle Cozze, la Pro loco ringrazia anticipatamente tutti i volontari perché grazie al loro impegno anche quest’anno, Pedaso continuerà a scrivere la storia della sagra.

Paola Pieragostini