Lingua dei segni, si parte con venti studenti

Il corso di laurea triennale è una sperimentazione del tutto inedita in Italia. L’obiettivo è formare figure per turismo e accoglienza

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di Angelica Malvatani

Un corso di studi del tutto inedito, per una prospettiva grande da costruire a Fermo. Si apre sabato prossimo il diploma triennale di mediazione linguistica nella lingua dei segni, per studenti udenti e sordi, partono in 20 con delle borse di studio finanziate per il 75 per cento dal Ministero dell’università e della ricerca, a costruire sui banchi integrazione e dialogo senza barriere. Un progetto che vede insieme tanti partner, la responsabilità scientifica è dell’università di Parma e dell’università di mediazione linguistica di Fermo, con Carlo Nofri che si è speso al massimo per conquistare il nuovo percorso di studi fermano: "E’ una sperimentazione del tutto inedita in Italia, abbiamo studenti da ogni parte del paese, solo sei sono del territorio. Un progetto importante che ha avuto una gestazione di un paio d’anni, prima dell’approvazione del Ministero della pubblica istruzione. In Italia ci sono un milione di persone con sordità e ipoacusia, 100 mila sono sordi profondi, dunque parliamo di una lingua vera e propria, riconosciuta a livello internazionale. Si parte in presenza, con lezioni dal vivo sincrone, e in parte con la didattica a distanza di piattaforma digitale accessibile. Ogni lezione ha la mediazione di un interprete della lingua dei segni, la speranza è che si arrivi presto alla fine della pandemia per andare a regime con le lezioni in presenza".

Nofri sottolinea che si tratta di un corso di laurea inclusivo, studenti sordi e udenti studieranno nello stesso ambiente, insieme: "Per la prima volta non si affronta solo lo studio della lingua dei segni italiana ma anche di altre lingue, quello americano ma anche quello internazionali, varianti della lingua dei segni come la Lis tattile usata alla Lega del filo d’oro per sordo ciechi". Le risorse umane che si preparano al diploma triennale, saranno molto utili anche per lo sviluppo del turismo accessibile. Si devono formare figure in grado di fare accoglienza e gestire le presenze turistiche per le persone con sordità. A supportare l’iniziativa fermana è stata la parlamentare Cinque stelle Rosalba Emiliozzi che parla di un obiettivo comune tra pubblico e privato, un’opportunità da non sprecare.

Per il sindaco Paolo Calcinaro è un nuovo fiore all’occhiello per la città di Fermo, ormai polo universitario di livello: "A settembre parte il nuovo corso di logopedia, abbiamo un boom di iscritti per ingegneria gestionale, l’università per mediatori linguistici e questo corso vanno a consolidare un quadro già ampio e positivo. Siamo pronti a ridare vivacità alla città, parliamo di economia, di vita, di vitalità, di un vissuto reale che viene incrementato in un momento non facile, proprio grazie all’università che è una delle possibilità reali e concrete di sviluppo di questa città".

Per l’università di Parma Davide Astori, che sarà docente del corso, parla di un progetto ideale per Fermo, città degli studi, della dimensione giusta anche dal punto di vista culturale.