Lo sguardo sul mondo di Gabriele Ercoli

Il nuovo sguardo dell'artista Gabriele Ercoli denuncia, disturba e offre speranza con le opere "FrattiNeri", ispirate al silenzio ermetico di Liliana Segre e alle assenze di guerra. La mostra inaugura domani al Caffe Letterario di Fermo.

Un nuovo sguardo sul mondo proposto dall’artista fermano Gabriele Ercoli, un grido che denuncia, che disturba, che offre speranza e prospettiva. "Sono cresciuto con quel silenzio ermetico tenuto per quarantacinque anni da Liliana Segre dopo Auschwitz o quello serrato una vita da mio nonno Lorenzo, che ferito in guerra fu salvo dall’ultimo colpo in testa al passaggio dei soldati tedeschi perché riuscì a nascondersi sotto i cadaveri, nonché le assenze silenti di mio padre portate a casa dalle scosse sorde dei magli nelle fabbriche belliche di Czestochowa o dalle prigioni nei campi d’Albania. Pertanto oggi l’arte, di fronte ai genocidi diffusi in diretta in tutto il mondo ripropone più forte la domanda: che fare?". si intitolano ‘’FrattiNeri’ i lavori di Ercoli,’ assorbono dal silenzio che emanano, tra buchi neri, ‘’proiettili’’ e crateri, sospendono il respiro dell’urlo muto provocato dalle guerre. "E’ una mostra di otto opere ‘’fratteNere’’, è una mostra che rimette la voce di Fermo al centro del mondo, come ho fatto col cedro morente al girfalco trasformato nell’albero sacro della luce". Una mostra immersiva questa, affacciata sul corso Cefalonia dopo quella nella ‘’macelleria Ercoli’’. L’inaugurazione si terrà al ‘’Caffe Letterario’’domani alle 18,30 con la proiezione del film ‘Dell’Adriatico’: uno sguardo poetico dal cielo dell’arte, un percorso significante dell’artista aperto negli orizzonti del suo linguaggio.