REDAZIONE FERMO

Maxi rissa con spranghe e coltelli tra marocchini e albanesi

Due bande rivali si sono affrontate davanti alla stazione di Porto San Giorgio: cinque feriti, uno è grave

Sul posto gli agenti del commissariato di Fermo (foto d’archivio)

Porto San Giorgio, 2 febbraio 2015 - Un vero e proprio regolamento di conti, quello che si è scatenato l’altra notte nel centro di Porto San Giorgio. Ad affrontarsi due bande composte da albanesi e marocchini armati di spranghe e coltelli. Le due fazioni si sono affrontate a viso aperto prima nei pressi di piazza Gaslini e poi all’interno della stazione ferroviaria.

Era da poco passata l’1.30 quando i due gruppi di stranieri - in totale una quindicina di persone - si sono trovati faccia a faccia. Che le intenzioni non fossero pacifiche era subito apparso chiaro quando le due fazioni hanno tirato fuori bastoni, catene e coltelli. Poi è bastato poco per far scoccare la scintilla e trasformare il faccia a faccia in un sanguinoso scontro. Il violento regolamento di conti è sfociato in una terribile rissa che si è snodata all’interno di piazza Gaslini, con fughe e inseguimenti, che si sono conclusi alla stazione con un secondo scontro.

Sul posto, allertati da un passante, sono immediatamente intervenuti gli uomini del commissariato che, a fatica, sono riusciti a riportare la calma. Cinque i feriti: tre marocchini e due albanesi. Quattro le ambulanze accorse sul luoghi degli scontri, due della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, una della Croce Verde di Fermo e una di quella di Porto Sant’Elpidio. I feriti sono stati trasportati al pronto soccorso del “Murri”, dove i medici hanno riscontrato loro lesioni da armi da taglio e da corpi contundenti, rispettivamente all’addome, agli arti e alla testa. Il più grave è un albanese che si trova ancora in osservazione in prognosi riservata. Gli altri sono stati giudicati guaribili in 15 giorni.

Per ora, sono cinque le persone identificate dalla polizia e per loro scatterà la denuncia per rissa e lesioni aggravate. Gli investigatori indagano per capire cosa ci sia dietro al regolamento di conti. Si vuole capire se si sia trattato di una semplice scaramuccia o di una questione legata al traffico di droga.

Fabio Castori