Porto San Giorgio, scuola dell'infanzia Borgo Costa senza mensa

Il servizio partirà a metà ottobre. Rabbia dei genitori

Mensa scolastica (foto d'archivio)

Mensa scolastica (foto d'archivio)

Porto San Giorgio (Fermo), 15 settembre 2019 - «Soltanto oggi, a distanza di 2 giorni dall’inizio dell’anno scolastico nel corso di una riunione hanno comunicato a noi genitori che la mensa alla scuola dell’infanzia di Borgo Costa resterà chiusa fino a metà ottobre», è la protesta che una mamma di Porto San Giorgio posta sul profilo Facebook del nostro giornale: «Lo slittamento di un mese – aggiunge - crea un grave disservizio. Vorrei chiedere agli assessori e al sindaco come mai: non hanno avvisato per tempo i genitori; non hanno trovato un’alternativa al servizio magari spostandolo in altre parti dell’edificio scolastico; come credono di compensare i costi che le famiglie sosterranno per gestire i propri bambini durante le ore di chiusura della scuola».

L’assessore alla pubblica istruzione, Francesco Gramegna, a cui abbiamo girato i quesiti, spiega: «Nel mese di luglio, prima non potevamo perché la scuola è terminata a giugno, abbiamo disposto con somma urgenza dei lavori relativi alla vulnerabilità sismica nella materna di Borgo Costa, lavori che si sarebbero dovuti concludere entro il 16 settembre, vale a dire in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico. Sennonché, quando, sistemate le aule, l’intervento ha interessato i locali mensa sono venute fuori delle anomalie strutturali risalenti alla costruzione dell’edificio, anni ‘50, e peggiorate con il tempo. Di conseguenza non abbiamo potuto fare altro che provvedere a sistemarle e in maniera urgente per la sicurezza dei bambini. Non potevamo far mangiare i piccoli nella mensa sapendo dell’anomalia strutturale che poteva essere pericolosa».

L’assessore fa poi presente che la ditta appaltatrice ha garantito il termine dei lavori entro il 9 ottobre, ma che l’Amministrazione per precauzione l’ha fissato per il 16, e che non è stato possibile avvisare prima le famiglie perché si è trattato di un’evenienza imprevista e dell’ultimo momento: «Per evitare disagi alle famiglie – aggiunge Gramegna - abbiamo ragionato pure su possibili alternative alla chiusura della mensa facendo due turni o utilizzando il centro sociale nord, ma sono state giudicate impercorribili da dirigente scolastica e personale di servizio. Da ultimo non saprei quantificare i costi dei genitori per la chiusura temporanea del servizio. Intanto, ovviamente non lo pagano».