"Non c’è fermento, scintilla della ripresa"

Il presidente Cna Fermo, Emiliano Tomassini, afferma che le spedizioni sono diminuite a partire da dicembre 2023 a causa dell'inflazione monetaria, che ha portato a costi più alti per le aziende e le famiglie. Questa situazione sta causando difficoltà in tutti i settori economici e potrebbe prolungarsi nel tempo. Tomassini esprime preoccupazione per quanto tempo le imprese e le famiglie potranno resistere a questa crisi. La mancanza di fermento e di previsioni rende difficile la ripresa economica.

"Non c’è fermento, scintilla della ripresa"

"Non c’è fermento, scintilla della ripresa"

"Il 2023 è stato un anno lineare senza impennate, ma dal mese di dicembre ad oggi, le spedizioni sono sensibilmente scese". E’ la voce di Emiliano Tomassini, presidente Cna Fermo e titolare della ditta Autotrasporti Tomassini di Monte San Pietrangeli, in attività da 25 anni. "E’ indubbio – spiega Tomassini – che in questi mesi stia circolando molta meno merce in tutta Italia e che le problematiche siano derivanti dall’inflazione monetaria. Pensiamo al boom di aumenti generali di inizio 2023, poi ai lievi ribassi fino alla stabilizzazione di costi che, al dato di fatto sono il doppio rispetto al pre Covid. Un esempio su tutti? – dice Tomassini – il costo del carburante per il quale conoscere l’ascesa del prezzo è facile per chiunque". Meno potere di acquisto per aziende e famiglie e costi di vita quotidiana e di materie prime stabilizzatisi alti, porterebbero, secondo Tomassini, alla crisi attuale che investe tutti i settori economici. "Nel settore dell’autotrasporto si vive giorno per giorno – prosegue – perché l’incertezza generale non permette la programmazione aziendale che ormai è diventata una scommessa al buio. Penso alle difficoltà che in questo momento sono palesi, riscontrabili nelle proteste degli agricoltori, nelle criticità che attanagliano tutti i settori che creano economia. E vedo in tutto questo due punti preoccupanti: il primo è l’appiattimento generale che se dettato dall’inflazione non avrà un termine imminente, ma rischierebbe di trascinarsi in tempi non brevi. La seconda preoccupazione ne è conseguente: quanto tempo aziende, imprese e famiglie potranno resistere alle criticità?. La storia insegna che le conseguenze dell’inflazione possono essere devastanti – conclude – certo è che ad oggi, il mondo sta girando, ma troppo freddamente. Il fermento è la scintilla della ripresa. Ora, non c’è e tantomeno è prevedibile".

p. p.