Nuovo polo Urbani, una scuola tutta green

Ecco il cronoprogramma che porterà alla demolizione e ricostruzione dell’istituto di Porto Sant’Elpidio con fondi per 22 milioni

Migration

di Angelica Malvatani

Non c’era mai stato a Porto Sant’Elpidio un progetto del valore di 22 milioni di euro. Una montagna di soldi, per realizzare una scuola tutta nuova, arriverà grazie alla Provincia di Fermo che ci ha creduto e ha candidato l’istituto Carlo Urbani per un finanziamento legato al Pnrr. Il presidente Michele Ortenzi parla di un risultato importantissimo e tutt’altro che scontato: "Siamo risultati assegnatari di un finanziamento legato ad una misura relativa alla nuove scuole che prevedeva la demolizione e ricostruzione di un istituto, la scuola di Porto Sant’Elpidio poteva rispondere a tutti i requisiti del bando. Su 37 progetti presentati dalle province ne sono stati finanziati 21 e noi ci siamo rientrati". Il vice sindaco di Porto Sant’Elpidio, Daniele Stacchietti, sottolinea il lavoro di squadra e la grande sinergia istituzionale che hanno portato a un risultato storico, il dirigente dei lavori pubblici della Provincia, Ivano Pignoloni, spiega i criteri che sono valsi alla Provincia per aggiudicarsi il finanziamento: "Bisognava prevedere demolizione e ricostruzione in sito su aree di proprietà della Provincia, era una delle condizioni previste dal bando, con altri stringenti requisiti, bisognava avere vulnerabilità delle aree, indice sismico, proprietà delle aree. Siamo riusciti a fare una proposta progettuale che aumenta la superficie da 8300 mq a 9 mila mq, gli interventi saranno veramente innovativi e all’avanguardia, dovremo realizzare in modo compiuto soprattutto l’impiantistica. Per demolire e ricostruire il primo approccio è come portar via gli studenti, lo sforzo è quello di cercare soluzioni in sito, sullo stesso lotto di proprietà della Provincia, per demolire in ultimo e intanto costruire. Il concorso di progettazione è tutto del Ministero, entro il 29 maggio dobbiamo dare nuovi dati tecnici per poi partire". Anche Sandro Vallasciani, che si occupa di edilizia scolastica per la Provincia, parla di una sfida alta: "Il tema è la transizione ecologica, il nuovo edificio dovrà avere impatto zero sull’ambiente, il 70 per cento del materiale deve essere recuperato e portato al centro di recupero, dopo una demolizione selettiva. L’edificio non dovrà consumare, anzi produrrà energia".

Stringente il cronoprogramma, il 20 giugno dovrà essere pronto il progetto esecutivo, fine lavori il 30 giugno 2026. Soddisfatta la consigliera Pisana Liberati che si occupa di edilizia scolastica: "È una scuola del futuro, potrà auto produrre tutto quello che è necessario a livello energetico, gli spazi saranno progettati come una nuova concezione innovativa, è davvero una sfida appassionante". La dirigente della scuola, Laura D’Ignazi, sottolinea che sono mille e 500 gli alunni della scuola, più di mille quelli che saranno interessati dal progetto, per un istituto che ha bisogno di lavoratori adeguati: "Questo finanziamento è una occasione unica, facciamo parte delle 216 scuole in tutta Italia che si sono aggiudicate il finanziamento, 9 solo nelle marche. Siamo entusiasti di poter offrire un edificio innovativo, il fulcro non potrà essere l’aula chiusa, ci saranno spazi aperti e di costruzione delle conoscenze in uno stile laboratoriale. Innovare l’edilizia vuol dire anche innovare la didattica". Il vice preside Mario Andrenacci ricorda anche i 300mila euro di finanziamenti di questi ultimi anni, per rinnovare la tecnologia di una scuola che oggi guarda al futuro con ottimismo.