Porto San Giorgio. Rubava le offerte, condannato un addetto del cimitero

L'uomo è stato accusato di peculato

Un cimitero (foto di repertorio)

Un cimitero (foto di repertorio)

Porto San Giorgio (Fermo), 24 novembre 2016 - Era accusato per essersi impossessato delle offerte contenute nella cappellina del cimitero. Per questo motivo U.F. un dipendente 56enne del Comune di Porto San Giorgio è comparso ieri davanti al collegio penale del tribunale di Fermo per rispondere del reato di peculato. L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Agostini, è stato condannato ad un anno e quattro mesi, con pena sospesa, e a mille euro di multa.

Il pm, Nadia Caruso, aveva chiesto due anni e otto mesi. Soddisfatto all’uscita dall’aula l’avvocato Agostini, che però ha annunciato il ricorso in appello: «La pena è stata piuttosto contenuta visto il tipo di reato, evidente mente i giudici hanno capito che le responsabilità del mio assistito sono minime. Noi però crediamo nella completa innocenza, pertanto lo dimostreremo ricorrendo in appello». Il fatto risale al 2012 quando un parroco aveva chiesto che uso si facesse di un crocifisso presente nella cappellina del cimitero. Il Comune aveva avviato gli accertamenti e poi aveva segnalato l’anomalia ai carabinieri. Era emerso così che ad acquistare il crocifisso da alcuni frati era stato proprio, U.F., uno dei custodi del cimitero, che l’aveva pagato in parte di tasca sua. Poi aveva messo una cassetta delle offerte per raccogliere i soldi restanti. I giudici evidentemente non hanno creduto a questa versione dei fatti ed hanno formulato la sentenza di condanna per peculato, in quanto in veste di incaricato di pubblico servizio, si sarebbe appropriato del denaro.

f.c.