Un’ossessione per quel suo ex durata dieci anni e dall’altra parte lui e sua moglie a subire un’escalation di atti persecutori infinita. C’è voluto l’intervento della polizia per mettere fine a tutto questo con l’emissione, nei confronti di una 30enne di Fermo originaria di Ancona, un ammonimento per stalking. La goccia che ha fatto traboccare il vaso c’è stata a fine luglio quando i due coniugi, che per evitare di incontrare la stalker si erano trasferiti in un altro paese, volevano recarsi a fare visita a dei parenti fermani, ma hanno dovuto nuovamente fare i conti con l’ex fiamma di lui.
A quel punto la coppia si è recata in questura presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e ha presentato un’istanza di ammonimento nei confronti della giovane, spiegando che aveva intrattenuto una breve frequentazione con il marito circa dieci anni fa. Il personale specializzato della divisione anticrimine ha immediatamente analizzato la documentazione prodotta dai coniugi, constatando che la 30enne di origini anconetane, mai rassegnata alla fine del seppur breve rapporto, concretizzatosi in soli tre appuntamenti nel corso del 2016, aveva iniziato a compiere delle condotte vessatorie e persecutorie nei confronti della coppia. E’ emerso, nello specifico, che inviava continui messaggi denigratori e si presentava nei pressi dell’abitazione dei due coniugi e nei luoghi in cui sapeva di poter incontrare l’uomo. Tali condotte, seppur con pause di qualche anno, sono continuate fino al mese di luglio scorso, registrando un crescendo di irritabilità, riversatosi anche nei confronti di familiari e amici della coppia, che sono stati ripetutamente contattati dalla giovane. Tali comportamenti vessatori hanno provocato nel tempo ai due coniugi uno stato di ansia e paura, costringendoli a temere per la propria incolumità, con conseguente rimodulazione delle proprie abitudini di vita, tanto che, per evitare qualsiasi incontro con la 30enne, si sono visti costretti a trasferirsi fuori provincia e a non recarsi più a Fermo. I poliziotti hanno svolto quindi una accurata istruttoria e, a conclusione dell’attività, il questore ha emesso il provvedimento di ammonimento nei confronti della giovane. Le vittime degli atti persecutorio sono state convocate in questura e informate della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio provinciale e di tutte le forme di tutela previste per chi subisce episodi di violenza di genere. L’ammonita, invece, è stata informata della possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai servizi sociali del Comune di Fermo o ai centri specializzati presenti sul territorio, come previsto dal protocollo Zeus, per intraprendere un percorso di recupero e di riabilitazione.
f. c.