FABIO CASTORI
Cronaca

Picchia e deruba una ragazza. Condannata baby rapinatrice

Il tribunale dei minori ha inflitto alla 17enne due anni e sei mesi di pena: l’aggressione era avvenuta in stazione con una pistola, forse giocattolo .

La. 17enne. nel giro di poche ore era finta nella rete della polizia

La. 17enne. nel giro di poche ore era finta nella rete della polizia

Aveva impugnato una pistola, quindi aveva minacciato e rapinato una ragazzina che si trovava nella stazione ferroviaria di Porto Sant’Elpidio. A mettere a segno il colpo era stata un’anconetana di 17 anni, che nel giro di poche ore era finta nella rete della polizia. La giovane è stata chiamata a rispondere davanti al tribunale dei minori di rapina aggravata e al termine del processo è stata condannata a due anni e sei mesi.

La baby rapinatrice era stata incastrata dagli uomini della squadra mobile che avevano provveduto a visionare le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, riuscendo a ricostruire le dinamiche degli eventi. Avevano così visto che la vittima era stata rapinata del cellulare e del denaro, che però, dopo essersi ripresa dallo shock dell’aggressione, era uscita dalla zona della stazione e aveva visto l’autrice del colpo seduta su una panchina insieme ad un ragazzo. Si era, allora, avvicinata alla coppia, chiedendo la restituzione della refurtiva, ma la rapinatrice prima l’aveva colpita con un pugno in testa e poi, insieme al ragazzo, era scappata correndo.

La conoscenza dei giovani che stazionano periodicamente presso le aree ferroviarie, identificati nel corso dei controlli effettuati dalla polizia, e altri elementi raccolti dagli investigatori della questura avevano consentito di dare, oltre che un volto, anche un nome ai due fuggitivi, dei quali erano scattate le ricerche con particolare attenzione alle possibili tratte ferroviarie che avrebbero potuto utilizzare.

Così gli agenti della polizia ferroviaria di San Benedetto del Tronto, allertatati dai poliziotti fermani, erano riusciti ad intercettare i due rapinatori e a fermarli. Gli uomini della squadra mobile avevano raggiunto i colleghi della polizia ferroviaria e avevano proceduto alla perquisizione dei due giovani, trovando, occultato in una tasca interna del giubbino della 17enne, il telefono cellulare rubato, ma non i soldi e la pistola. La giovane era stata denunciata per la rapina aggravata mentre per il complice, maggiorenne, era stato aperto un procedimento a parte.

Fabio Castori