Pignotti studia le mosse: "Vigileremo, no allarmismi"

Le frazioni Luce e Cretarola sulla sponda opposta. Anche Ciarpella interviene

Pignotti studia le mosse: "Vigileremo, no allarmismi"

Pignotti studia le mosse: "Vigileremo, no allarmismi"

"Ho subito interessato gli uffici comunali, sia la parte tecnica che quella legale per studiare la questione per informare la cittadinanza quando avremo contezza della questione e sappiamo come muoverci" così il sindaco Alessio Pignotti sulla costruenda centrale di produzione di biometano in zona Paludi: dopo Fermo, infatti, è Sant’Elpidio a Mare il Comune più interessato in quanto le frazioni Luce e Cretarola sono sulla sponda del Tenna opposta rispetto al terreno interessato dall’operazione. E Pignotti (insieme al presidente del consiglio comunale, Alessio Terrenzi) è stato tra i primi, insieme al sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella, a essere stato coinvolto nella questione: "Ho partecipato a un incontro organizzato dagli imprenditori e residenti della zona e mi sono subito attivato con gli uffici per studiare la questione". La rassicurazione: "Adotteremo le azioni opportune per tutelare i cittadini e il territorio dal un punto di vista turistico e ambientale. La cittadinanza va tutelata in tutti i sensi ed è irresponsabile creare allarmismi. Va approfondita l’eventuale incidenza dell’impianto sulla vita dei residenti dei Comuni contigui, con i quali è necessario un confronto, così come con gli enti superiori".

Stessi concetti ribaditi da Ciarpella che riferisce delle preoccupazioni manifestategli da molti cittadini e operatori turistici ed economici. "Preoccupazioni che comprendo e condivido – afferma Ciarpella – e senza invadere valutazioni tecniche ed ambientali di competenza di Fermo, mi sembra evidente la contraddizione tra un impianto del genere e la direzione di potenziare le infrastrutture e valorizzare le aste fluviali facendo dell’area di San Marco una delle vie d’accesso principali della provincia". Una linea di pensiero condivisa da Pignotti che ritiene la prospettiva di avere un impianto di biometano in quella zona "in controtendenza con l’idea di valorizzare il territorio con infrastrutture come la ciclovia adriatica, la nuova lungo Tenna, la bretella con lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio. La sostenibilità ambientale e un nuovo tipo di turismo basato sulla mobilità dolce mal si coniugano con una centrale a biometano da centinaia di tonnellate". Pignotti, in ogni caso, intende chiedere "opportuni confronti politici sul perché del mancato coinvolgimento, qualora dovuto, in sede di iter tecnico – procedurale, vista la tematica così sensibile".

Marisa Colibazzi