Pistola e minacce: due denunciati

Resa dei conti in via Cinque Giornate. Presi i responsabili

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Porto Sant'Elpidio (Fermo), 3 settembre 2015 - A seguito di una lite scaturita per antiche ruggini, uno armato di pistola e l’altro di lametta, hanno seminato il terrore in via Cinque Giornate a più riprese. Alla fine, però, entrambi sono stati bloccati e neutralizzati dai carabinieri di Porto Sant’Elpidio. Protagonisti della folle scorribanda S. B. un pregiudicato elpidiense di 71 anni e S. P., un 40enne del luogo già noto alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio di droga. L’inquietante vicenda inizia l’altro ieri mattina quando i due si azzuffano in strada per futili motivi. Il 71enne, temendo di soccombere anche a causa dell’età, torna a casa, prende una pistola torna sul posto e la punta in testa al suo rivale: «Se non la smetti di rompere ti ammazzo».

Dopo aver pronunciato queste parole il 40enne, terrorizzato, rinuncia ai suoi propositi bellici, ricorrendo alla ritirata. La vittima della minaccia, a mano armata, si reca nel pomeriggio nella caserma dei carabinieri per denunciare il fatto, ma in evidente stato di alterazione psicofisica, dopo un po’ si alza dalla sedia e se n’è va. «Nonostante la denuncia non sia stata perfezionata – spiega il comandante della Compagnia di Fermo, il capitano Roland Peluso –, la segnalazione fatta dal 40enne è stata sufficiente per far scattare i dovuti provvedimenti».

«Così – prosegue – nella tarda serata i militari di Porto Sant’Elpidio hanno seguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di S. B., allo scopo di ricercare armi in suo possesso. Nel corso delle operazioni i nostri uomini hanno rinvenuto due pistole, tipo scacciacani, a salve, che sono state conseguentemente sequestrate. Una delle armi corrisponde alla descrizione di quella con cui il 71enne avrebbe minacciato il tossicodipendente con cui aveva litigato».

Mentre i carabinieri stanno ultimando la loro attività di controllo, S. P., in evidente stato di agitazione psicofisica, verosimilmente dovuta a crisi di astinenza, si presenta nei pressi dell’abitazione del suo antagonista, inveendo e minacciando con una lametta il figlio di costui. Non soddisfatto si è procura dei tagli su ambedue gli avambracci, prima di essere tempestivamente bloccato dai carabinieri e trasportato all’ospedale di Fermo dove viene disposto il suo ricovero presso il reparto psichiatrico. Sono stati denunciati. Il 40 enne dovrà rispondere dei reati di porto abusivo di strumenti atti ad offendere e minaccia aggravata, mentre il 71enne di minaccia aggravata.