"Porto in viaggio la magia per aiutare i bambini"

Il mago Pierre parte questa mattina da Petritoli con un gruppo. Girerà in moto l’Italia con l’intento di raccogliere fondi per ’Famiglie Sma’

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di Angelica Malvatani

Due ruote storiche, due cuori, il ricordo di un papà speciale, una risata e l’aiuto per i bambini meno fortunati. C’è tutto questo nel viaggio di Piero Michelangeli, in arte Mago Pierre, che partirà stamattina da Petritoli, per attraversare l’Italia attraverso 21 tappe, 3600 chilometri e un sogno, quello di babbo Archimede che non c’è più.

Un percorso che servirà a raccogliere fondi a favore dell’associazione ’Famiglie Sma’, genitori per la ricerca sull’atrofia muscolare spinale. Spiega Piero, che partirà a bordo di una storica moto Guzzi, accanto un camper con la moglie Nazzarena, la figlioletta e tre amici per dargli il cambio alla guida: "L’idea era quella di realizzare il sogno di mio padre, cioè restaurare la moto in modo impeccabile, e fare con la stessa il giro d’Italia, che fin da quando ero bambino mi aveva promesso avremmo fatto insieme per aiutarmi a studiare la geografia. Non ero un asso in geografia, oggi voglio studiarla come avrebbe voluto il babbo e realizzare il ‘Sogno di Archimede’. In ogni tappa farò gli spettacoli del mago Pierre, babbo era un mio orgoglioso fan. Tutte le storie saranno girate in un documentario a puntate, anche per ridare Lustro alla Moto Guzzi che quest’anno compie cento anni dalla sua fondazione".

Tante le persone che stanno sostenendo il viaggio di Piero e della sua famiglia, c’è anche un crowfunding per sostenere le spese e per offrire risorse alle famiglie alle prese con malattie rare come la Sma: "C’è una storia legata a mio padre, di quando fece il militare ad Acqui in Piemonte, dove fu scelto per far parte della squadra dei motociclisti, racconta ancora Piero, Quando tornò a casa poi acquistò una moto 125 Mondial, che per quel tempo era una vera rarità e con quella moto furoreggiava per le strade bianche dei vari paesi. La moto Guzzi di cui parliamo, la trovò sotto ad un fienile in una casa di campagna in un paesino vicino Petritoli, se ne innamorò e la prese, la sistemò e ne andava fiero, molto fiero, descrivendo le qualità di questi motori indistruttibili. Amava metterla in moto, con tutto il suo rituale, per far sentire a tutto il paese il tipico rumore, davvero importante, ma soprattutto inconfondibile, non si poteva sbagliare, stava per arrivare Archimede con la rossa moto Guzzi, con i suoi folti baffi".

Il gruppo tornerà a Petritoli il 9 luglio, proprio per la festa de Le Cove, le sedi locali dell’associazione per la ricerca sulla Sma sono pronti ad accogliere la delegazione, dalla Puglia, passando per il Lazio, la Toscana, la Liguria, il Veneto e giù fino al ritorno. Prontissimi anche i club dei motociclisti che scorteranno il gruppo nelle varie tappe, per un viaggio della vita che unisce un paese, tanti cuori, un sogno che arriva dal passato per diventare futuro.