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Pranzo da 200 euro, ma senza pagare: divieto di ingresso ad Ancona

Due cittadini fermani denunciati per insolvenza fraudolenta dopo aver consumato un pranzo di pesce senza pagare. Il questore di Ancona ha disposto un divieto di ritorno per un anno. La Polizia assicura una realtà vivibile e civile.

Pranzo da 200 euro, ma senza pagare: divieto di ingresso ad Ancona

Erano entrati al ristorante, si erano seduti e avevano consumato un ottimo pranzo di pesce. Il tutto però senza pagare i 200 euro indicati nello scontrino. Un bel bottino, di quei pasti da 100 euro a testa. Così sono finiti nei guai due cittadini fermani, segnalati e denunciati dalla polizia giudiziaria alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di insolvenza fraudolenta. Infatti, i due fermani si trovavano in trasferta quando hanno provato a fare i furbetti. Ma non ci sono riusciti e sono finiti nel mirino delle forze dell’ordine che hanno così avviato delle indagini per poi denunciarli.

Entrambi erano già conosciuti dalla legge, gravati da precedenti, e quindi il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto per entrambi il provvedimento di divieto di ritorno ad Ancona, ma in relazione alla minore pericolosità sociale dimostrata nella commissione dei reati, per un solo anno. Il questore Capocasa: "Rimane costante l’impegno della Polizia per assicurare una realtà vivibile e civile. Nessuna tolleranza nei confronti di chi delinque".