Quattro stabilimenti presi di mira dai ladri

Danni più che bottino: vetri sfondati e locali sottosopra. I furti accadono a inizio stagione con pochi clienti e pochi controlli

Quattro  stabilimenti presi di mira dai ladri

Quattro stabilimenti presi di mira dai ladri

Purtroppo quella delle scorrerie notturne di delinquenti contro gli stabilimenti balneari è una vecchia e triste storia a cui pare non si riesca a porre rimedio. Gli chalet tutti già belli che pronti ad affrontare la stagione rappresentano in questo periodo il bersaglio preferito di delinquenza e vandalismi.

I concessionari lo sanno e stanno sul chi va là e in contatto tra di loro per cercare di tenere sotto controllo la spiaggia: "Da quello che risulta gli stabilimenti finora presi d’assalto e danneggiati sono Coculla, Il Cigno, il Canto do Mar, Minonda. Hanno sfondato una porta pure a Baia Principe ma è intervenuto il guardiano e se la sono data a gambe. Erano 4 uomini".

A riferirlo è Enzo Tarantini, titolare del Canto do Mar, uno degli chalet colpiti, il quale precisa: "A parte il furto nullo o inconsistente perché nello chalet non trovano nulla perché nulla vi teniamo è il danno che provocano sfondando porte o finestre e una volta dentro mettendo tutto a soqquadro magari alla ricerca di un qualche tesoretto che ovviamente non c’è. Atti di vandalismo fini a se stessi. Per noi operatori comunque è un costo in più a cui far fronte".

Gli stabilimenti balneari vengono messi a giro per cui ogni notte ne vengono scelti diversi da assalire. E ’ un fenomeno che in genere si verifica all’inizio della stagione balneare quando le presenze sono scarse e i controlli non ancora al top per cui i malviventi ritengono di poter agire con maggiore tranquillità.

Quello che al momento latita perché anche se l’hanno preparato non lo fanno conoscere è il piano comunale per la sicurezza di questa estate.

Ad esempio verrà ricostituito il servizio di controllo sul lungomare da parte della vigilanza privata, utile per la salvaguardia sia degli stabilimenti e delle attrezzature balneari che dei corretti comportamenti.

Vi sono dei concessionari che si stanno organizzando per proprio conto a protezione delle su strutture. Niente di male perché quanto da loro predisposto si integrerà con il piano comunale rafforzandolo. A proposito degli interventi di privati sulla sicurezza, i consiglieri di minoranza hanno proposto all’amministrazione comunali di incentivarli con contributi ad hoc. Inoltre gli stessi consiglieri per un controllo più puntuale sul lungomare hanno suggerito di rimettere sul tavolo insieme a Fermo l’idea di un servizio di polizia unificato che coinvolga tutta la costa

Silvio Sebastiani