Fermo, coltellate e poi la rapina. Sgominata la banda

Avevano pestato due giovani per essersi rifiutati di acquistate la droga. Ora la polizia ha identificato i cinque, erano pregiudicati

Blitz della polizia a Lido Tre Archi (Foto d’archivio)

Blitz della polizia a Lido Tre Archi (Foto d’archivio)

Fermo, 11 gennaio 2020 - Chiede loro se vogliono acquistare droga, ma quando si sente rispondere che non sono interessati perché non ne fanno uso, spunta un vero e proprio commando composto da altre tre persone che massacrano i malcapitati a colpi di coltello e li rapinano. L’inquietante fatto di sangue risale al novembre scorso, ma oggi, grazie ad un’incalzante indagine della polizia, i quattro componenti della banda hanno un nome e un volto.

Si tratta di quattro giovani nordafricani ed un egiziano senza fissa dimora, di età compresa tra i 20 e i 25 anni. I quattro, tutti pregiudicati, sono già noti alle forze dell’ordine per rapina, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti ed in particolar modo per la terribile spedizione punitiva avvenuta al bar Blasco di Porto Sant’Elpidio. Tutto accade in una sera di fine novembre, quando due ragazzi transitano in auto a Lido Tre Archi. Improvvisamente da un porticato esce un dei quattro extracomunitari che fa fermare la vettura come per chiedere un’informazione, seguito a poca distanza da un altro giovane.

Il vero motivo, però, è la proposta di cessione di cocaina. I due ragazzi, che non sono consumatori di droghe, rispondono di non volerla, ma il rifiuto non piace allo spacciatore. Forte della presenza del complice, il pusher inizia un’animata discussione, costringendo il conducente a scendere dall’auto, spintonandolo. A quel punto interviene l’amico del conducente, ma dal porticato, spuntano altri due extracomunitari che iniziano a colpire i due ragazzi, in un crescendo di violenza. Uno degli aggressori estrae un coltello e ferisce i due malcapitati, al volto e in testa. Poi un componente della banda spruzza in viso ad una delle vittime il contenuto di una bomboletta di spray al peperoncino.

Non paghi i quattro con colli di bottiglia, calci e pugni finiscono l’opera in modo cruento. Nel corso della violenta colluttazione ad una delle vittime viene strappato dal polso l’orologio e sottratto il telefono cellulare. Prima di essere sopraffatti dal branco, i due riescono a fuggire anche grazie all’arrivo di alcuni cittadini attirati dalle grida.

Sul posto intervengono gli uomini della questura che fanno subito scattare le indagini. Gli elementi forniti dalle vittime, la profonda conoscenza degli agenti della squadra mobile e della polizia scientifica delle dinamiche dei clan del quartiere consentono di identificare gli autori dell’aggressione e della rapina, e di denunciarli.