Rapina e fuga rocambolesca per le vie della città

La banda dopo aver tolto l’orologio e spinto un 70enne si è scontrata con un mezzo della Croce Azzurra e ha lasciato la vettura in collina

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Hanno tentato di raggiralo per rubagli un orologio di valore ma, quando lui ha capito cosa stava succedendo, lo hanno strattonato e spinto fino a farlo rovinare a terra, per poi dare vita una rocambolesca fuga in auto durante la quale si sono scontrati anche con un taxi sanitario. Una vera e propria mattinata di terrore quella che si è consumata ieri per le vie di Porto San Giorgio dove una banda, composta da due donne e un uomo, ha messo a segno una rapina ai danni di un 70enne del posto. Tutto è iniziato poco dopo le 8,30 in via Benedetto Croce, nella zona nord della città, quando le due malviventi hanno avvicinato la vittima mentre si trovava fuori dalla sua abitazione. Ad un certo punto, facendo credere al 70enne di avere necessità impellenti di denaro, una delle due gli ha sfilato l’orologio. L’uomo ha subito reagito e c’è stata una colluttazione, ma ad avere la peggio è stato il 70enne che è stato spintonato, fino a cadere terra. Le due malviventi sono immediatamente salite a bordo di un’auto, con alla guida il complice, ed è iniziata la fuga per le vie della città. I tre, nel tentativo di raggiungere la Statale Adriatica, sono scontrati con un taxi sanitario della Croce Azzurra di Porto San Giorgio che si trovava a transitare lungo la strada che sale verso Pian della Noce. Fortunatamente a bordo del mezzo non c’erano pazienti, ma solo l’autista, una giovane operatrice, che è rimasta praticamente illesa.

Nonostante l’incidente, i componenti della banda sono riusciti a proseguire e a far perdere le loro tracce. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri che hanno fatto scattare la caccia ai banditi. Insieme ai militari dell’Arma, sul luogo della rapina, anche una pattuglia della polizia locale sangiorgese che si è occupata dei rilievi dell’incidente. La vettura utilizzata per la fuga è stata ritrovata poco più tardi dalle forze dell’ordine in via San Francesco d’Assisi, nella zona collinare che sovrasta la città. L’auto al momento non risulta rubata e questo particolare potrebbe diventare un’importante pista da battere per i carabinieri, che stanno indagando a tutto campo. L’idea è che i componenti abbiano abbandonato il mezzo per il timore di essere facilmente individuati e quindi abbiano continuato al fuga a piedi. Secondo gli investigatori dell’Arma, l’ipotesi più accreditata è che si tratti di pendolari del crimine provenienti da fuori regione.

Fabio Castori