Fermo, rapina ai danni di un coetaneo: ‘fidanzatini terribili’ alla sbarra

I due ventenni sono stati rinviati a giudizio, hanno sottratto 200 euro alla vittima dopo che si era rifiutata di prestare loro dei soldi

Polizia al lavoro

Polizia al lavoro

Fermo, 25 febbraio 2023 – Avevano messo a segno un colpo ai danni di un giovane ma, con un’indagine lampo della polizia, erano stati smascherati. Si tratta di una coppia di rapinatori 20enni di Fermo. Entrambi sono stati rinviati a giudizio e finiranno alla sbarra per rispondere del reato di rapina in concorso. L’episodio incriminato risale al marzo scorso quando un giovane, terminato il suo turno di lavoro, aveva raggiunto in bicicletta il quartiere di Lido Tre Archi. Nei pressi dell’androne di un palazzo aveva notato la presenza di due coetanei, un ragazzo ed una ragazza, con i quali aveva scambiato qualche parola.

Nel corso del dialogo il ragazzo aveva chiesto al giovane appena arrivato una somma in prestito per un’asserita improvvisa esigenza personale ma, a seguito del rifiuto, era scattato, per la coppia, il piano b. La ragazza si era infatti avvicinata alla vittima designata e con la scusa di abbracciarlo, gli aveva infilato le mani nelle tasche del giubbino impossessandosi di alcune banconote per un totale di circa 200 euro. Dopo la sottrazione e le legittime rimostranze del giovane per ottenere la restituzione del bottino, il complice si era messo in mezzo a difesa della ladra, minacciando la vittima di picchiarla nel caso avesse proseguito nel pretendere di tornare in possesso dei soldi rubati.

E dopo le minacce, la fuga. Ladra e complice erano infatti scappati fino ad entrare nel cancello del cortile di un palazzo, che avevano chiuso alle loro spalle, inseguiti dal derubato nei confronti del quale erano state pronunciate ulteriori gravi analoghe minacce.

La coppia aveva fatto poi perdere le proprie tracce entrando nello stabile. Alla vittima non era rimasto altro che richiedere l’intervento della polizia. Gli agenti, giunti sul posto, avevano acquisito le prime informazioni sul reato commesso e sugli autori dei quali la vittima aveva una conoscenza solo superficiale. Gli elementi acquisiti a caldo dagli investigatori, quelli risultanti dalla denuncia presentata in questura, le immagini della rapina rilevate dalla videosorveglianza, ma soprattutto la profonda conoscenza degli uomini della squadra mobile delle dinamiche criminali e delle persone gravitanti nel quartiere costiero di Fermo, avevano consentito di indirizzare le indagini nei confronti di due persone già note per i loro precedenti di polizia relativi a pregressi reati predatori. L’incrocio di tutti gli indizi analizzati aveva permesso in breve tempo di dare un volto ed un nome agli autori della rapina, due giovani 20enni domiciliati nel quartiere, e di denunciarli alla Procura della Repubblica.