Rapina nel negozio Oro Adriatico Condannato a tre anni e due mesi

Probabilmente, a nove anni dal colpo, era convinto di averla fatta franca. Invece i carabinieri non avevano mai mollato la presa e le loro indagini erano andate avanti con due filoni paralleli: quello tradizionale e quello tecnologico. Da una parte la certosina opera di raccolta di informazioni sul territorio, dall’altra le indagini scientifiche con le tracce repertate il giorno della rapina ed inviate nei laboratori del Ris. Un lavoro incessante che ha dato i suoi frutti sul cosiddetto ’cold case’, tanto che a uno dei rapinatori del negozio Oro Adriatico di Porto Sant’Elpidio era stato dato un nome e un volto. Si tratta di un pregiudicato di origini campana, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi. Il bandito, dopo essere stato rinviato a giudizio, è comparso alla sbarra per rispondere del reato di rapina aggravata e, al termine del processo, è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione.

Nell’aprile 2020 i militari della sezione operativa del Norm della Compagnia di Fermo, a conclusione di attività tecnico-scientifica effettuata tramite il Ris di Roma, su alcuni reperti acquisiti a seguito della rapina perpetrata l’8 luglio del 2011 ai danni del negozio Oro adriatico di Porto Sant’Elpidio avevano identificato e denunciato alla Procura di Fermo per il reato di rapina uno degli autori. Si tratta di un pregiudicato di origini campane che ora finirà sotto processo.