Rocchegiani: "Sicurezza nelle strade, mai abbassare la guardia"

Il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani, saluta istituzioni e cittadini, sottolineando i valori umani della città. Ha affrontato le criticità del quartiere di Lido Tre Archi, ottenendo risultati significativi nella sicurezza. Lascia un esempio di uomo delle istituzioni che crede nel valore dell'umanità e auspica un intervento delle istituzioni per aiutare i giovani a trovare una vita migliore. Ha anche illustrato i progetti finanziati per l'integrazione e la formazione nel settore pubblico.

Rocchegiani: "Sicurezza nelle strade, mai abbassare la guardia"

Rocchegiani: "Sicurezza nelle strade, mai abbassare la guardia"

"Il Fermano è una realtà bellissima, ricca di cultura e tradizioni, ma soprattutto di valori umani che mi appartengono e che mi hanno arricchito". Questo il pensiero del prefetto di Fermo Michele Rocchegiani, per salutare istituzioni e cittadini. Dopo il suo insediamento risalente al 5 dicembre 2022, il prefetto cesserà infatti il suo incarico a partire dal primo febbraio. In merito alla sicurezza, il prefetto ha fatto il punto sulle criticità del quartiere di Lido Tre Archi, ricordando che il giorno successivo al suo insediamento, venne istituito il comitato provinciale per la sicurezza. "Sono state effettuate operazioni di alta incisività – ha spiegato – come arresti, perquisizioni, intensificazione di servizi di controllo ordinari e straordinari, sequestri, aumento di espulsioni, prevenzione sempre attiva fino alla modifica del regolamento di polizia urbana (in collaborazione con il sindaco Calcinaro). In 14 mesi si sono raggiunti considerevoli risultati. Ma questo non basta. Non bisogna abbassare la guardia perché se è vero che di ‘isole felici’ non ne esistono più, lo è altrettanto che bonificare realtà marginali come Lido Tre Archi, richiede tempi lunghi e impegno congiunto". Il prefetto Rocchegiani non lascia a Fermo solo un’eredità di raggiunti traguardi, ma l’esempio di un uomo delle istituzioni che crede nel valore dell’umanità da cercare e costruire là dove manca, nel nome di una nuova cultura della vita e della società. "Fermo ha una forte componente individuale volontaristica – ha proseguito – il mio auspicio è che le istituzioni intervengano verso i giovani spronandoli a trovare la propria giusta strada sottraendoli alla miseria del disagio, della droga e dello spaccio, per consentire loro una vita integra che ne favorisca l’ingresso nella società". Non solo parole, quelle del prefetto, che ha illustrato i progetti finanziati dai fondi Fami a sostegno dell’integrazione di chi vive nel disagio e di chi cura la formazione di lavoratori nel settore pubblico per mediazione culturale e assistenza.

Paola Pieragostini