Rotatoria di San Marco alle Paludi: ci siamo

Un’opera necessaria in un incrocio pericoloso e teatro di brutti incidenti. Ora il Comune di Fermo ha dato il via libera al progetto definitivo

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Per Fermo è un po’ l’opera della vita, una eterna idea che non si concretizza mai. Comincia ad avere spiragli di realtà la rotatoria di San Marco alle Paludi, un’opera veramente necessaria in un incrocio pericoloso e spesso teatro di brutti incidenti. Nei giorni scorsi il Comune di Fermo ha dato il suo via libera al progetto definitivo presentato dalla Provincia per l’opera che costerà 800 mila euro e rientra nel pacchetto di lavori previsti per realizzare un collegamento efficace col nuovo ospedale, che sta nascendo a Campiglione. Nel progetto sono stati previsti, già nel 2019, 11 milioni di euro per realizzare l’ammodernamento del tratto della Lungotenna, la realizzazione di un nuovo innesto tra la provinciale 219 Ete morto e la Campiglionese, l’ammodernamento della ‘corta’ per Torre San Patrizio. Indispensabile in questo quadro la rotatoria di San Marco alle Paludi, già nel 2019 c’era la convenzione tra Regione, Provincia, Comune e Anas per dare il via libera al progetto, richiesto a gran voce dai residenti ma soprattutto dalle tante attività industriali che si trovano in quella zona.

Si legge nella delibera approvata dalla Giunta comunale nei giorni scorsi: "Indispensabile la trasformazione dell’incrocio a raso, individuato all’interno del comune di Fermo e che coinvolge le strade statale 16 Adriatica e provinciale Paludi in rotatoria, in modo da risolvere questo nodo cruciale, riconosciuto come tale anche dall’Anas. La razionalizzazione delle manovre all’intersezione con la riduzione del numero dei punti di conflitto porterà a comportamenti degli utenti più sicuri e meno caotici, con meno possibilità di errore. In tal modo si contribuirà a ridurre la possibilità di incidentalità sia in termini di numero che di gravità degli incidenti stessi. Gli interventi inoltre concorreranno ad una riqualificazione generale del contesto viario, rendendo l’area maggiormente fruibile ed organizzata, anche con la previsione di mantenere il marciapiede esistente, la realizzazione di un raccordo ciclabile e la realizzazione di alcuni parcheggi pubblici a servizio del quartiere di Tre Archi". Dunque nuova vita a tutta la zona, il progetto è atteso da anni dai residenti che si sono anche riuniti in un comitato e hanno avanzato proposte e idee alternative, ma ora si guarda al futuro immediato con più fiducia.

a.m.